Una nuova “super car” per Cristiano Ronaldo

Cristiano Ronaldo si è fatto un regalo… prima di essere eliminato dalla Champions League
Già arrivata (e di sicuro non verrà rispedita indietro al concessionario, dopo l’eliminazione dalla Coppa) la sua nuovissima Aston Martin DBS Superleggera da quasi 240mila euro, con cui si è recato agli allenamenti, non passando esattamente inosservato. Così l’attaccante portoghese del Manchester United, ex Juventus, ha festeggiato la tripletta della settimana scorsa contro il Tottenham di Antonio Conte, il suo primo “hat trick” dal suo ritorno in Inghilterra, ai “Red Devils”.
Poche settimane prima, del resto, la fidanzata Georgina – che tra poco lo renderà di nuovo papà – gli ha fatto uno splendido regalo di compleanno per i suoi 37 anni: gli ha regalato una splendida Cadillac Escalade, valore 180.000 euro!
La fidanzata, naturalmente, conosce bene i gusti di CR7 e la sua passione sfrenata per le auto di lusso.
La sua nuova Aston Martin DBS Superleggera è una creatura fantastica: un motore V12 biturbo da 5,2 litri, ben 715 CV, una velocità massima di quasi 340 km/h e un’accelerazione da 0 a 100 in 3,4 secondi.
Prima delle due ultime “new entry” nel suo garage, Cristiano Ronaldo ha comprato non molto tempo fa una Bentley Flying Spur da quasi 300mila euro. Ma della sua ricchissima collezione fanno parte due Bugatti, Veyron e Chiron, del valore di 2,5 milioni e 2 milioni di euro e una rara McLaren Senna, da oltre un milione di euro. Alla lista aggiungiamo anche una Ferrari F12 TDF e una Ferrari Monza SP2. Valore totale di tutte queste auto: oltre 20 milioni di euro!

Ma finchè c’è spazio in garage…

“Non è una buona ragione per morire”

Pierre Zakrzewski e Oleksandra Kuvshynova.
Lui, veterano di guerra, in prima linea con la sua telecamera da anni, irlandese cittadino del mondo. 
Lui, giovane cronista al fronte, inviata e producer ucraina per Fox News. 
Hanno trovato la morte facendo quello che amavano fare: il loro lavoro. 
Ma non, comunque, una buona ragione per morire. 

Un esempio di giornalismo neutrale, perchè no?

A proposito di giornalismo “neutrale” (difficile pure nel calcio, ci sono i giornalisti-tifosi: figuriamoci con la guerra!), vi segnalo un bell’esempio: oggi, dove lavoro io, a Euronews, i due capi-redattori sono stati Gleb Shatunovsky e Serguei Doubine, entrambi russi, giornalisti di lunga esperienza, che vivono da una vita in Francia. Persone perbene, si direbbe. Nella rotazione dei capi-redattori, oggi è toccato a loro. Sulla guerra, hanno preparato servizi “neutrali” ed equilibrati, ascoltando entrambe le campane, quella russa e quella ucraina. Io sono soltanto un esecutore e cerco di essere altrettanto neutrale e equilibrato. Nel lavoro. Quello vero. Quello per cui mi pagano.
Il resto, anche sulla “vetrina” (da me molto frequentata) di Facebook, sono semplicemente le mie idee personali, che non coinvolgono e non inficiano minimamente il mio lavoro. Si chiama deontologia professionale. Se poi qualcuno – come è successo – va a vedere chi è esattamente quel Cristiano Tassinari che scrive e fa i pezzi audio su Euronews e si domanda se è juventino, milanista o interista, se è di destra o di sinistra, no
vax o si vax, etero o gay, emiliano o piemontese, falso magro o finto grasso, pelato o rasato, è il benvenuto. Magari per una utile e costruttiva discussione.

Onore a Brent Renaud

Onore a Brent Renaud, il giornalista e documentarista americano che ha perso la vita domenica 13 marzo ad Irpin, in Ucraina. 
Onore a lui, eroe inconsapevole di una guerra e di una crisi umanitaria che, comunque, voleva raccontare. Era il suo mestiere. 
Alla faccia di tutti i giornalisti ed esperti di geopolitica che (s)parlano – troppo e a vanvera – di guerra stando seduti sul divano…

Che coraggio, Maria Ovsyannikova!

La protesta contro la guerra di Putin è arrivata fino al telegiornale del primo canale della tv di stato russa: ce coraggio, Maria Ovsyannikova! 
La giornalista – papà ucraino e mamma russa – ha esibito questo cartello: “No alla guerra! Non credete alla propaganda, vi stanno mentendo”. 
E sapeva di finire nei guai. Ora è stata arrestata. 
Che coraggio, questa donna!

L’8 MARZO E’ DEDICATO ALLE DONNE DELL’UCRAINA

Non è la Festa delle Donne, è la Giornata Internazionale delle Donne. 
Non per la conquista dei diritti, perché i diritti – le donne – non devono conquistarli: devono averli già… di diritto!
Quest’anno, il 2022, l’8 marzo – con il suo significato simbolico, che va ben al di là delle mimose – lo voglio dedicato alle coraggiose donne dell’Ucraina. 
Non credo sia necessario aggiungere altro.

IL NOSTRO SUPER EROE!

Il vestito di Capitan America gli sta ancora e lui, Santi, lo ha voluto rimettere a tutti i costi. Ci siamo affezionati, a questo costume: perchè Santiago lo ha indossato al Carnevale 2020, proprio l’ultima domenica prima dello scoppio del Covid, ad una festa organizzata in un centro commerciale.
Poi, l’anno scorso, senza festa, abbiamo fatto soltanto un po’ di foto con Santi vestito da pompiere (come il Pompiere Sam, altro suo idolo “giovanile”). E quest’anno – finalmente con una bella festa all’aperto, con tanti bambini – ha voluto di nuovo il suo abito da Capitan America (anche con la maschera con la A, ovviamente, che poi si è tolto!)
Detto, fatto: abbiamo accontentato il nostro super eroe!

GIVE PEACE A CHANCE!

Come la famosa canzone pacifista di John Lennon: “Give Peache a Chance”. Vale a dire: diamo una possibilità alla Pace.
Non mi pare, purtroppo, che sia nelle intenzioni dello Zar Vladimir Putin, che mai avrei immaginato potesse arrivare a questo punto.
Ormai siamo al Putin contro tutti e tutti contro Putin.
Come andrà a finire? Male, temo.
Non ci voglio nemmeno pensare.

Ma noi, una possibilità, alla Pace, vorremmo che fosse data davvero.