Grazieeee a tutti!

Grazie a tutti gli amici-attori della compagnia “I Teatroci” per il loro impegno..
Grazieeee alla regista Erica Maria Del Zotto, che pensa sempre a tutto e risolve mille problemi, immedesimandosi poi nella sensualissima dottoressa Ambra Agnolotti…
Grazieeee a Gualtiero Papurello, perfetto nella parte dello “scienzato pazzo” (o quasi) Porzio De Indoviniis, inventore della app Trombaimmuni….
Grazieee a Francesco Lemmi e Massimo Bertocchi, perfetti nei panni (molto lavati e molto stirati!) di Filiberto e Dagoberto Lazzeroni (poi anche Silvio Berlusconi piemontese e Sylvester della Associazione Affamati Anonimi)…
Grazieeee a Federica Fulco (la suora della fiction “Cuori”) e Giulia Ago, che hanno battibeccato piacevolmente su chi deve fare i lavori in casa e portare fuori la spazzatura… Grazieeee a Alessandro Iulianelli, grande appassionato – a quanto pare – di film di Tinto Brass…ma Manuela Di Franco lo sa???
Grazieee a Mirco Negri, che si è fatto in…tre: tecnico-audio, Bernardo Sventolini “l’amante” e il fattorino cinese di Glovo moooolto filosofo…
Grazieeee a Caterina Fera, una Veronica Berlusconi “made in Calabria” che vorrebbe essere una Belen, ma ha sposato il Silvio sbagliato, cribbio!!! Sangu meu!!!!!!!!!!
Grazieeee a Santiago Tassinari, per la partecipazione straordinaria (poi le battute le dice solo quando ne ha voglia, ma gli artisti sono fatti a modo loro…).
Grazieee a Marco Sarro, per averci prestato la voce e l’accento ligure nella sua interpretazione “pazzesca” della app Trombaimmuni…
Grazie a tutto il pubblico che è venuto a vederci, in una bella domenica pomeriggio di dicembre, in condizioni tuttora complicate. G
razie, in particolare, a Daniela Schembri Volpe, Patrizia la Neve, Cinzia Niceforo, Enrica Bianchi, Miki Manda, Cristina Botta e Barbara Cagliero (ha fatto pure la cassiera!!!). E grazie ad Anna e al signor Papurello senior….
In alcuni casi è proprio bello passare dalla conoscenza virtuale a quella reale…
E, naturalmente, grazie a Nicola Carnovale e a tutto lo staff di assistenti e truccatrici di Caterina Fera.
E, ovviamente, grazie ad Anto Macrì per il ruolo “multitasking” di truccatrice, costumista, assistente personale e baby-sitter….
Grazie a Luis Luis Gonzalo Portilla Ruiz per la squisita ospitalità che ci offre sempre nel suo Teatro Sant’Anna.
Grazie a Teodoro Cavalluzzo (ha fatto i salti mortali!), Pasquale Ieluzzi e Claudio Bonifazio per la loro preziosissima e impareggiabile collaborazione tecnica, con video e foto super!
Grazie a Lia Maro e al marito e a Gabri Sorcia Lella Sganzerla, che avrebbero voluto venire a vederci, ma non hanno potuto, per i noti motivi di “green pass”.
Grazie a mio padre, il signor Guido, e mio cognato Stefano, che sono venuti a vederci con entusiasmo (vero o diplomatico?). La dedica per mia sorella Susanna, che ci ha guardato da Lassù con aria probabilmente perplessa sulla qualità dello spettacolo, mi è venuta dal .
E grazie, infine, ad un certo Don Dolino, parroco di Nichelino, che ci ha dato la sua benedizione per la commedia…
Altre date in arrivo nel 2022! Aspettiamo tutti gli amici che non sono potuti venire alla “prima”…
E, intanto, tanti auguri di Buone Feste…a tutti gli appassionati di teatro!!!! E della vita “normale”!

Buon compleanno, Ilona!!!!

Studiò violino, danza e pianoforte, lavorò come cameriera-spia in un hotel di Budapest, poi arrivò in Italia e divenne “Cicciolina”, 10 anni di grande cinema (tra cui l’indimenticabile “Cicciolina e Moana ai Mondiali” del 1990), quindi addirittura parlamentare con Pannella.
Nilde Jotti apprezzò un suo intervento “femminista”, Leonardo Sciascia disse: “In Parlamento è meglio una spogliarellista che un ladro”.
Donna di facili costumi? Chissà, ma i costumi della società italiana ha sicuramente contribuito a cambiarli.

Ilona Staller, 70 anni, un mito.

 

[Posato] – Ilona Staller

Le cabine telefoniche rosse sono salve!!!!

Oltre 5.000 cabine telefoniche pubbliche, ormai veri e propri oggetti di culto del made in England, saranno conservate nelle strade di Londra e delle altre città e villaggi inglesi.

Lo ha deciso OFCOM, l’autorità britannica regolatrice per le società di comunicazione.
L’organismo, infatti, si è pronunciato contro il “pensionamento” indiscriminato di quelli che restano mezzi di comunicazione fondamentali per alcune zone del Regno Unito.

Molte di queste cabine rimarranno soprattutto nelle aree del paese con minore copertura di telefonia mobile.

Niente più smantellamento selvaggio, come previsto dal progetto di British Telecom, colosso britannico delle telecomunicazioni.

Verranno, dunque, protette le cabine telefoniche rosse (in inglese: “red telephone boxes“) in base ad una serie di parametri che rendono la loro presenza necessaria: oltre alla copertura telefonica, qualora si trovino in zone isolate in cui avvengono spesso incidenti o casi di suicidio, oppure se in quel punto, nell’ultimo anno, sono state effettuate almeno 52 chiamate o se sono stati utilizzati i numeri di pronto intervento.

Anche se in epoca di smartphone sembrano obsolete relique del passato, le cabine telefoniche rosse possono ancora essere un’ancora di salvezza per le persone in difficoltà.

Stiamo tornando sul palco!

Con la riapertura completa dei teatri alla capienza del 100%, anche noi Teatroci siamo pronti a risalire sul palco (a dire il vero, lo avevamo già fatto anche il 9 maggio 2021, tra i pochissimi a farlo…) con la nostra nuova commedia, piena di tic e di risate…
Voilà la locandina della “prima”, prevista per domenica 12 dicembre al Teatro Sant’Anna di Torino!

 

Non dimentichiamo i vecchi “amici” di Facebook

Una cosa curiosa e socialmente interessante avviene con i “social”: se per un po’ di tempo, una persona che posta tante cose su Facebook (tipo me) non la vedete più, pensiamo che ci abbia tolto dagli amici o bloccato, oppure il maledetto algoritmo vi fa vedere solo sempre i soliti 30 amici. Poi vado a controllare e vedo che sono mesi che non pubblica niente su Facebook e mi sembra strano. Voi cosa fate? Io mi preoccupo: di chi ho un contatto diretto o il numero di telefono mi faccio sentire chiedendo “tutto bene?”.
Di solito, risponde “Facebook mi ha bloccato”. Altre volte, invece, nessuna risposta. Sparizione assoluta, dissolto nel nulla.
Capita anche a voi di affezionarvi agli ”amici” di Facebook?