FINALMENTE L’OMICIDIO STRADALE E’ LEGGE!

Finalmente, il reato di omicidio stradale è diventato legge! Lo imponevano, ormai da tempo, i numeri ancora terribili degli incidenti stradali in Italia: 3000 morti all’anno sulle strade italiane (le vittime della strada erano quasi 8000 all’anno prima dell’introduzione delle restrizioni sulla patente a punti), 260 mila feriti, 180 mila incidenti, molti dei quali causati da autentici atti di pirateria automobilistica e di omissione di soccorso, con una percentuale del 20% dei casi in cui l’investitore è risultato sotto l’effetto di alcool o droghe. Dopo anni di attesa, il governo ha fatto soltanto il proprio dovere. La novità principale della nuova legge è l’introduzione dei due nuovi reati: non solo “omicidio stradale”, ma anche “lesioni personali stradali”. Cosa cambia? E’ evidente l’inasprimento delle pene per chi si mette alla guida in stato di ebbrezza o dopo aver assunto sostanze stupefacenti e causa la morte di qualcuno: la pena delle reclusione ora va da 5 a 12 anni. Se l’investitore si dimostra lucido e sobrio, ma la sua velocità è il doppio del consentito, la pena va da 4 a 8 anni. In caso di omicidio multiplo, la pena può essere triplicata, ma non superiore ai 18 anni. E’ invece punito con la reclusione da 6 mesi a 2 anni chi, guidando non sobrio o non lucido, procura lesioni permanenti.
Nel caso di lesioni, aumentano le pene se chi guida è ubriaco o drogato: da 3 a 5 anni per lesioni gravi, da 4 a 7 per lesioni gravissime. Se invece il colpevole ha un tasso alcolemico fino a 0,8g/l o se l’incidente è causato da manovre pericolose, la reclusione sarà da un anno e 6 mesi a 3 anni per lesioni gravi e da 2 a 4 anni per lesioni gravissime. In caso di condanna o patteggiamento (anche con la condizionale) per omicidio o lesioni stradali, viene automaticamente revocata la patente. Una nuova patente sarà conseguibile solo dopo 15 anni (in caso di omicidio) o 5 anni (in caso di lesioni). Però, nei casi più gravi, se ad esempio il conducente fugge dopo l’omicidio stradale, dovranno trascorrere almeno 30 anni dalla revoca della patente. L’inasprimento c’è, almeno sulla carta: ora, come sempre capita per una nuova legge, vedremo quale sarà la sua attuazione nella omicidio-stradalepratica e sulle strade di tutti i giorni. L’auspicio è che, così come è stato per l’introduzione della patente a punti, la nuova legge sull’omicidio e le lesioni stradali porti ad una maggiore consapevolezza e prudenza da parte degli automobilisti e, quindi, ad un netto calo degli incidenti stradali.