Scrivo nella notte di Halloween, verso sera. Sono al lavoro, non ho particolari altri impegni, né appuntamenti da rispettare. Non festeggerò Halloween per vari motivi: innanzitutto non ho più l’età per queste simpatiche “pagliacciate”, poi non mi è mai piaciuta questa americanata trasformata in festa posticcia e commerciale anche per noi italiani, poi non mi sono particolarmente simpatici nè gli zombie nè i vampiri e, infine, se proprio devo travestirmi, preferisco decisamente il caro vecchio Carnevale. Dulcis in fundo, scopro che non ci sono più i dolcetti e gli scherzetti di una volta: basta vedere la vignetta qui sotto, per capire come sono cambiati i tempi – anche alimentari – dei nostri bravi bambini, gli unici che – bussando casa per casa – trovano ancora lo spazio per divertirsi con questa festa un po’ occulta che, qualcuno, addirittura, ha definito “di Satana”. Un po’ eccessivo, non trovate? Comunque sia, ogni occasione è buona per festeggiare, perchè no? Chi vuol esser lieto sia, che del Doman non v’è certezza, dice Lorenzo il Magnifico, in altri tempi. E allora, buon Halloween a tutti! Ma da domani, torniamo seri. Che ci sono commemorazioni più importanti da celebrare, quelle della nostra tradizione: Ognissanti e, soprattutto, i nostri cari Defunti.