SABATO 28 GENNAIO, ALLE 9 DI SERA, VI ASPETTIAMO AL TEATRO CARDINAL MASSAIA DI TORINO (VIA SOSPELLO 32) PER LA “PRIMA” DELLA NUOVA COMMEDIA DEI TEATROCI, “IL SUGO DI UGO”, LA PRIMA SFIDA GASTROCOMICA D’ITALIA! DA MORIRE DAL RIDERE! MA ALMENO VENITE CON LO STOMACO PIENO……
Giorno: 22 Gennaio 2017
IL MIRACOLO BATTE’ LO STATO
di Cristiano Tassinari
Un vero miracolo. Forse, in realtà, un mezzo miracolo: non tutti gli ospiti dell’Hotel Rigopiano di Farindola (Pescara) sono stati salvati, infatti. Ma è sempre meglio un mezzo miracolo che nessun miracolo. E mentre noi stiamo qui al calduccio, davanti al computer e alla tastiera, a scrivere e a leggere queste righe, i meravigliosi soccorritori sono ancora lassù, alla pendici del Gran Sasso, a scavare disperatamente nella speranza di salvare altre vite umane, il più possibili. Inutile, ora, fare la statistica dei superstiti, di chi non ce l’ha fatta e di chi è ancora tra i dispersi. E’ già incredibile pensare che qualcuno possa essere riuscito a farcela: nemmeno io avevo più speranze, sentendo le ultimissime dai telegiornali, dopo un giorno e mezzo di affannosa impossibilità a raggiungere quel luogo impervio, dove una slavina – forse una vera e propria valanga, causata dalle scosse di terremoto di quelle ore – aveva letteralmente sommerso e stritolato l’albergo. Non avevo più speranze io, figuratevi come dovevano stare i parenti dei famigliari intrappolati lassù! Poi, all’ìmprovviso, la speranza diventa realtà. Con i primi salvataggi. La mamma e il figlio. La bambina. Tutti gli altri, salvati. E allora possiamo proprio dire che è stato un miracolo, possiamo proprio dire che i fantastici soccorritori (pompieri, finanzieri, carabinieri, volontari della Protezione Civili, volontari…) e…Dio hanno sconfitto le negligenze di uno Stato inetto, assolutamente incapace di reagire a questa calamità naturale. Gli uomini si, i mezzi no. Non è il caso, ora, di fare polemiche. Ma, dopo, bisognerà indubbiamente fare il punto della situazione su una penuria organizzativa nella macchina dei soccorsi – pur in condizioni complicatissime – che non fa onore alla nostra tradizione di protezione civile (scritta senza le maiuscole, per indicare l’attività e non la struttura predisposta alla nostra…protezione!).
E i politici? In tutta questa tragedia, si è notata la loro clamorosa assenza, come se non sapessero cosa dire per giustificare quel che è accaduto, come se non sapessero cosa fare per evitare fischi e polemiche. Gli stessi fischi, le stesse lamentele dei cittadini colpiti dal terremoto in agosto e in ottobre, costretti a giocarsi la casa…al sorteggio!
Qualcosa (molto) non va in questo nostro Belpaese: meglio averlo capito subito (ma lo abbiamo capito?) e correre ai ripari.
Non ci saranno sempre i volontari e Dio a proteggerci. A proteggerci anche e soprattutto dallo Stato.