Annecy, finalmente!

Non solo il lago, c’è di molto di più ad Annecy.
Dopo un paio di rinvii dell’ultimo minuto – una volta anche per i mercatini di Natale, causa eccessiva nevicata – finalmente ce l’ho fatta ad Annecy. Una città-canale, una piccola Venezia, una Amsterdam in miniatura, una Bruges in scala ridotta, giusto per rifersi ad altre città che “vivono sull’acqua”. Non a caso, infatti, viene definita la “Venezia delle Alpi”.

Tasso c’è, ad Annecy.

Siamo in Alta Savoia, a 40 km da Ginevra, ancora meno dal confine svizzero. E dai loro vicini elvetici, l’amministrazione pubblica di Annecy ha sicuramente preso esempio per mantenere un alto livello di pulizia, ordine e decoro. Nonostante le migliaia di turisti che in estate ogni giorno prendono d’assalto la città.
Lago, canali, chiese, parchi (molto bello il Parco Europa!), installazioni artistiche e il Castello appartenuto ai conti di Ginevra. Poi, per fare un break, tanti tipici ristoranti “savoiardi” con le tovaglie a quadretti bianco e rossi, dove scegliere la più tipica delle specialità: la Raclette, una sorta di tagliere di salumi e formaggi (il Raclette incluso), anche fusi, che vengono serviti con diversi tipi di accompagnamento. Buono, dicono, ma un tantino invernale. In agosto è meglio l’eccellente frittura di pesce di lago. Attenzione: i prezzi non sono propriamente economici!
La foto simbolo è quella del Palais de l’Ile, le “vecchie prigioni” (e lo erano veramente), sistemato al centro di uno dei canali, il canale di Thou. E se siete innamorati, cosa c’è di meglio del Pont des Amours, che poi vi conduce al lago, magari per una gita in motoscafo (o, romanticamente, in pedalò) all’interno del lago di Annecy.
Adesso, lo ammetto, sono curioso di tornare per i famosi mercatini di Natale.
Chi viene?