Riparte il calcio, riparte la vita. Poi aspettiamo la scuola e il lavoro

Forse sarà persino un tantino esagerato, ma con la ripartenza del calcio, riparte davvero la vita!
In realtà, attendiamo anche la riapertura di altri aspetti della vita di tutti i giorni, come ad esempio la scuola: e solo allora potremo finalmente parlare di vero ritorno alla normalità. La scuola, certo, ci mancherebbe altro…
E il lavoro, ovvio: per tutte le attività che hanno avuto problemi con la quarantena e per tutti coloro che hanno perso il lavoro in questo periodo di m…

Ma, indubbiamente, il valore sociale dello sport, del calcio in particolare, è altissimo: e a dispetto di polemiche infinite e stucchevoli, il nuovo inizio della stagione pallonara, con la Coppa Italia vinta ai rigori dal Napoli sulla Juve, ha ridato fiato alle nostre discussioni da bar (finalmente aperti: ma i giornali bisogna portarseli da casa!) su Sarri, Gattuso, Cristiano Ronaldo e compagnia bella.
Molto meglio che su parole chiave che abbiamo scoperto in questi mesi – “asintomatici”, “assembramento”, “distanziamento sociale” e via maledicendo – che faremo di tutto per dimenticare il prima possibile.
Ce la faremo? Certo che ce la faremo. 

Anche con l’aiuto di un pallone.
Di un film al cinema.
Di una cena al ristorante.
Di uno spettacolo a teatro.
Di una campanella a scuola.
Di un lavoro. Nuovo o vecchio.