Auguriiii, Vasco!

Può piacere o non piacere (a me piaceva più una volta, andando anche ai suoi concerti, quando faceva meno il filosofo e più il ribelle: sarà l’età…), ma indubbiamente Vasco Rossi è la più grande star della musica degli ultimi 35 anni e oltre, altro che Ligabue e Zucchero…
Solo lui riempie sempre gli stadi e ci ha regalato canzoni (soprattutto quelle vecchie) che sono autentiche poesie per diverse generazioni.
Il 7 febbraio, Vasco da Zocca, ha compiuto 69 anni, che sembrano tanti, ma che non scalfiscono minimamente la sua anima eternamente giovane. E forse già pensa all’anno prossimo, quando saranno 70, e chissà in quanti – magari gli stessi benpensanti che una volta gli davano del “drogato” – ora sbrodoleranno in complimenti e leccaculamenti, che a lui, credo, interessino meno di zero.
Non conoscendo Vasco, ma avendolo intervistato diverse volte in diverse epoche, mi è sembrato più “vero” e più “ruspante” di tanti altri cantantucoli dei giorni nostri. E un posto nella storia della musica italiana – e nel nostro cuore – ce l’ha già.
Qual è la vostra canzone preferita di Vasco? La mia è “C’è chi dice no”.

Ce l’abbiamo una seconda vita? Sì, almeno in certo libri virtuosi

“Titolo molto bello e idea geniale.
Meglio un “Ambasciatore della Felicità” in carne ed ossa che un decalogo da rivista su come cambiare la propria vita! E Camille, la protagonista, ce la fa!
Il romanzo di Raphaëlle Giordano scivola via in maniera piacevolmente fuffosa, tra buoni propositi e buoni sentimenti, fino alla sorprendente sorpresa finale.
E visto che c’è pure il vademecum, viene proprio voglia di provare il metodo dell’Abitudinologo Claude…perché no?

 

A proposito di tamponi…

Oggi ho fatto il mio primo tampone molecolare al cosiddetto “hotspot” di Carmagnola (Torino).
Grandi cartelli gialli con le frecce indicano molto bene la strada per arrivarci, peccato che sia l’hotspot sbagliato, che da mesi non è più funzione…
Ora, il luogo dei tamponi è in pieno centro, di fianco ad un bel giardino pubblico, poco più di una stanzetta, a cui si accede dall’ingresso che vedete in foto.
Non c’era anima viva!
A metà ottobre, avevo tentato di fare il tampone sempre a Carmagnola, ma avevo rinunciato: centinaia e centinaia di auto, code di ore e ore, gente accampata dalla notte…
E oggi, nessuno.
Già tutti tamponati? Finita la moda? Ci siamo stufati? Sono cambiate un po’ di regole per la negatività e il ritorno al lavoro, ma basta tutto ciò per spiegare questa “sparizione” delle persone da sottoporre al test?
E allora da dove arrivano i dati quotidiani di centinaia di migliaia di tamponi in tutta Italia?
Solo a Carmagnola è cambiata così drasticamente la situazione?
A proposito dei cartelli sbagliati, poi, le gentili dottoresse hanno allargato le braccia: ”Noi lo abbiamo segnalato più volte, ma non li hanno ancora cambiati!”

Chi? Il comune? I vigili urbani? Troppo impegnati?