Oggi ho fatto il mio primo tampone molecolare al cosiddetto “hotspot” di Carmagnola (Torino).
Grandi cartelli gialli con le frecce indicano molto bene la strada per arrivarci, peccato che sia l’hotspot sbagliato, che da mesi non è più funzione…
Ora, il luogo dei tamponi è in pieno centro, di fianco ad un bel giardino pubblico, poco più di una stanzetta, a cui si accede dall’ingresso che vedete in foto.
Non c’era anima viva!
A metà ottobre, avevo tentato di fare il tampone sempre a Carmagnola, ma avevo rinunciato: centinaia e centinaia di auto, code di ore e ore, gente accampata dalla notte…
E oggi, nessuno.
Già tutti tamponati? Finita la moda? Ci siamo stufati? Sono cambiate un po’ di regole per la negatività e il ritorno al lavoro, ma basta tutto ciò per spiegare questa “sparizione” delle persone da sottoporre al test?
E allora da dove arrivano i dati quotidiani di centinaia di migliaia di tamponi in tutta Italia?
Solo a Carmagnola è cambiata così drasticamente la situazione?
A proposito dei cartelli sbagliati, poi, le gentili dottoresse hanno allargato le braccia: ”Noi lo abbiamo segnalato più volte, ma non li hanno ancora cambiati!”
Chi? Il comune? I vigili urbani? Troppo impegnati?