“Un letto per due”: la storia di un matrimonio, tra gioie e dolori, speranze e rimpianti

C’è tutto il talento da drammaturgo del grande Tato Russo – autore, produttore e ri-fondatore del Teatro Bellini di Napoli – nel testo dello spettacolo teatrale “Un letto per due”, in scena in questo fine settimana a Torino, al Teatro Gioiello. 
In un crescendo agrodolce, lo spettacolo mette in scena…lo spettacolo della vita e, in particolare, del matrimonio: la storia di Riccardo e Marina, il cui matrimonio – dopo 35 anni – è forse alla fine, tra difficoltà, tribolazioni, speranze, delusioni, gioie, ripensamenti, contraddizioni ed emozioni. 
Sul palco, i protagonisti sono due grandi attori, compagni di teatro e di vita: Riccardo Polizzy Carbonelli – storico volto televisivo della fiction “Un posto al sole” su Rai Tre, nel ruolo del “cattivo” Roberto Ferri – che interpreta un marito dolce, disincantato e infedele, eppure ancora innamorato della moglie Marina, nei cui panni troviamo Marina Lorenzi, attrice teatrale arguta e sensibile, che in scena diviene una moglie premurosa e disattenta e, al tempo stesso, ruggente e disperata. 
Lo spettacolo, della durata di un’ora e mezza da “vivere” tutta d’un fiato, ha come ambientazione la sola camera da letto dei due coniugi, dominata dal loro grande letto a due piazze al centro della scena. 
In mezzo, come un grande orologio biologico, scorre tutta la vita trascorsa insieme da Riccardo e Marina: il fidanzamento, il matrimonio, la nascita del primo figlio, il successo di Riccardo come scrittore, la relazione extraconiugale di lui, le nozze della loro figlia, i problemi di salute del figlio, la casa che da nido d’amore diventa “prigione” di grandi dolori e “umani comportamenti”, che fanno il conto con i “fantasmi” di ieri e di oggi, sia di Riccardo che di Marina. 

C’è il lieto fine? Questo lo scoprirete solo a teatro. 
Le scene e la regia sono firmate da Luca Galassi, le coreografie sono ad opera di Aurelio Gatti, che arricchisce la scena, in danza, con le virtuose ballerine Paloma Dionisi e Natassja Rottoli dell'”Incorporea Group”. I costumi sono realizzati da Giusi Giustino, il light design è affidato a Roger La Fontaine, realizzazione scenografica di Peppe Zarbo (altro volto noto di “Un posto al sole”), musiche di Zeno Craig. 

“Un letto per due” è un intenso racconto che trasforma la (presunta) favola del matrimonio in un percorso di vita realistico, tragicomico e significativo, in cui tutti noi – nel bene o nel male – potremo riconoscerci. 

W Halloween!!!!!

La parola Halloween o Hallowe’en risale al 1745 circa ed è di origine cristiana. La parola Hallowe’en significa, alla lettera, “sera dei Santi”. Deriva da un termine scozzese per All Hallows’ Eve, cioè “vigilia di Tutti i Santi”. In scozzese la parola eve è even, talvolta contratta in e’en o een.

Il giorno dei morti è il 2 novembre, non è una festa pagana e non c’entra niente con Halloween.

(Nella foto: la Morte, interpretata da Santiago. Ma si è dimenticato la Falce…)

La Morte, interpretata da Santiago. Ma si è dimenticato la Falce....