Adesso che le acque sembrano essersi un po’ calmate, mi va di dire la mia sulla vicenda di Greta e Vanessa, le due ragazze di 20 anni che per 6 mesi sono state prigioniere in Siria e che dopo Natale erano apparse nei nostri teleschermi festivi tutte vestite di nero, implorando il nostro paese di liberarle. Sono contento che siano tornate a casa. Come lo sarò, quando torneranno a casa dall’India i due marò. La storia delle due ragazze è, però, più “pacifica”: con la spensieratezza -e l’ingenuità- dei loro vent’anni sono partite alla volta dell’Iraq e della Siria nella convinzione di poter “salvare il mondo”. Si sono sbagliate. E di grosso. Lo hanno capito, chiedendo scusa a tutti, in particolare a mamma e papà. E laggiù non ci torneranno più. Potranno fare del bene anche vicino a casa loro. Non hanno salvato il mondo, ma l’importante è che si siano salvate almeno loro. Nei giorni successivi alla loro liberazione, invece di tirare un immenso sospiro di sollievo insieme alle loro famiglie, ci siamo impegnati tutti -soprattutto certi giornali davvero di basso livello, seguiti a ruota da un becero tam tam dei social network- nel gioco al massacro più inutile degli ultimi tempi: sparare addosso alle due ragazze, inventare balle incredibili e improbabili (addirittura sesso consenziente con i rapitori, invocando persino la sindrome di Stoccolma o addirittura pensare che Greta e Vanessa fossero già al soldo del Califfo dell’Isis. E qualcuno ha pure visto che le due ragazze erano ben nutrite, come se fossero state in vacanza in Medioriente..). Che tristezza tutta italiana. E poi, la domanda più assurda di tutte le domande: l’Italia doveva davvero pagare questi presunti 12 milioni di dollari (50 centesimi per ogni italiano!) ai terroristi islamici per il rilascio delle due ragazze? Facile fare polemica con i figli degli altri. Io credo che, a questa domanda, ci sia solo una risposta: SI. Provate ad immaginare, anche solo per un attimo, che Greta e Vanessa fossero state le vostre figlie. Cosa avreste voluto? Che lo Stato le liberasse a qualunque costo? Ecco, appunto.