Dopo aver visto, qualche giorno fa, l’opera prima da regista di Laura Morante, “Assolo”, la mia domanda è stata: se ne sentiva la necessità, nel panorama del cinema italiano, di Laura Morante come regista? Ora so rispondere: si. Un bel filmetto, senza la presunzione di essere un filmone o un capolavoro. Un film alla “Morante”: brillante, quasi comico, umorale, molto femminile e al femminile. Ed è soprattutto alle donne che è piaciuta questa storiella di una bella affascinante ultra 50enne che, tra ex mariti, padri dei suoi figli, amanti e flirt variegati, per la prima volta nella sua vita si ritrova single, una situazione assolutamente nuova (e difficile da accettare) per lei. E quindi, scatta la necessità di cominciare a pensare più a se stessa che agli altri, di iniziare a stare bene anche da sola. Una condizione che può capitare a molte donne, che si saranno sicuramente ritrovate in quella stessa situazione del “meglio sole che male accompagnate” (specie se l’accompagnatore è Marco Giallini). Non sarà facile, ma alla fine la nostra protagonista, piccola eroina al contrario, ce la farà. E, prendendo finalmente la patente, volerà libera e bella verso la vita, a bordo di una bella Spider rossa.
Un film delicato, piacevole, sbarazzino (esilarante la scena del tentato e fallito sesso solitario…), genuino, caratterizzato da una bravissima Laura Morante e da ottimi attori di contorno, l’imbiancato Gigio Alberti e una “schiavizzata” Angela Finocchiaro su tutti. Un film che sta riscuotendo un buon successo di critica e di pubblico, anche in Francia, dove la Morante è ben conosciuta. E questo suo film sembra proprio una deliziosa commedia “alla francese”. Naturalmente, lo avete capito, speriamo che dopo “Assolto”, ne esca anche un altro, di film così.