“ONDA SU ONDA”, ARRIVA UN BEL FILM SULLA PATERNITA’

Certo è un film di Rocco Papaleo, quindi un film di viaggio, volutamente un po’ strano e astruso, un po’ terra terra (anche se molto ambientato su una nave merci che fa scalo a Montevideo, in Uruguay), ma Alessandro Gassman aggiunge quel tocco di poeticità che lo rende gradevole. Un bel film sulla paternità, senza pretese di insegnamenti e di moralismi, soprattutto quando il papà scopre tardi (e sorprendentemente) di esserlo. Rocco Papaleo è Gegè Cristofori, squattrinato e fallito cantante, che ebbe un breve momento di gloria 30 anni fa, quando fece addirittura una tournèe trionfale in Sudamerica. Trent’anni dopo, preso dalla nostalgia, torna a Montevideo, dove è in programma un suo concerto: a fargli compagnia anche Gassman, che interpreta il ruolo del raffinato cuoco di bordo, Ruggero, in realtà un insegnante di italiano in fuga da un passato (era stato accusato, ingiustamente, di molestie ad una sua studentessa) che nessuno gli ha restituito. Ma il vento gelido dell’Oceano rovina la voce a Gegè, il concerto è a rischio (e addio soldi!) e per impersonare il cantante – di cui tanto non si trova niente su Internet – ci pensa proprio il cuoco. Riuscirà lo scambio di persona? Riuscirà talmente bene che la figlia Gilda (Luz Cipriota) che Gegè-Papaleo scopre di avere pensa che, in realtà, il padre sia il cuoco-Gassmann: e lei che si aspettava un papà biologico rozzo e anaffettivo, scopre invece un padre delicato e intelligente. Solo che non è lui quello vero. Una girandola di equivoci, belle canzoni malinconiche dal sapore sudamericano, Montevideo sotto le nuvole e la pioggia, il bravissimo comandante della nave (Massimiliano Gallo) che ha paura di annegare e il destino che spessoonda ci mette lo zampino: si può parlare di paternità anche così, con un filo di nostalgia e senza lezioni da impartire a nessuno.