RIFLESSIONI (AMARE) SUL LAVORO. E NON SOLO IL 1° MAGGIO…

di Luca Colantoni colantoni

Negli ultimi anni ho mangiato troppi bocconi amari, vista troppa polvere, passato troppi momenti bui, alle prese con chi prometteva, chi non pagava, chi ha aperto e chiuso situazioni lavorative per i suoi interessi personali. Alle prese con centinaia di mail da spedire, centinaia di telefonate e di sms senza ottenere uno straccio di risposta. No, oggi Primo Maggio, non me la sento di festeggiare. No, ho troppo rispetto per chi, come me, sa cosa vuol dire cercare e non trovare, sbattere contro muri di gomma e porte chiuse… Al contrario, invece, penso che oggi, nonostante tutto, mi sento fortunato perché non ho mai abbandonato la strada maestra e quindi oggi, per colpe non mie, mi ritrovo a lottare per fare sempre il lavoro che amo e che cercherò di fare fino allo stremo delle forze con voglia e orgoglio perchè ci credo…. Ecco, questo allora è il mio vero augurio per il Primo Maggio: che tutti possano, prima o poi, fare quello che più desiderano, che vengano fatte salve le professionalità di ognuno nei rispettivi ambiti, che ognuno possa vivere felice facendo ciò che sa fare di più e che quindi vengano messi al bando i nani e le ballerine di turno in questo Paese che si dice evoluto, ma che ancora, sottobanco, usa meccanismi da Prima Repubblica per far lavorare gli amici del loro quartierino. Se solo chi ci governa la smettesse con liti da vecchi bottegai per due o tre voti in più e con gli scandali. Se solo chi ci governa la smettesse di perdere tempo in discussioni il più delle volte inutili, di prenderci in giro, di tenersi strette poltrone, di farsi male e farci male. Se solo chi ci governa si guardasse intorno seriamente vedrebbe il vero volto dell’Italia: arte, cultura, gente onesta, grandi lavoratori, eccellenze, professionalità che andrebbero sfruttate e non maltrattate… e forse saremmo un Paese migliore… ma finchè non sarà così, mi dispiace, ma non sarà mai un Buon Primo Maggio… !!!