Non ci sono parole per esprimere la disperazione della famiglia di Fabrizia Di Lorenzo, alla notizia dell’attentato del camion assassino al mercatino di Natale di Berlino. La ragazza, originaria di Sulmona (L’Aquila), aveva studiato e lavorava in Germania, uno dei tanti “cervelli in fuga” dall’Italia per bisogno di lavorare, di sopravvivere, di vivere. Ma quella sua voglia di vivere, quel suo sorriso, è stato spento per sempre dalla follia umana. Non è l’ultima e non sarà la prima vittima del fanatismo. Cerchiamo di non dimenticarla troppo in fretta. Cerchiamo di fare qualcosa per fermare questa ondata di odio disumano.