Una storia d’amore, di una coppia come tante altre. Una storia commovente ed istruttiva, con una sua morale, non sempre edificante, forse persino cinica. Ne sono protagonisti Raffaella e Andrea, due persone normali ormai oltre alla trentina, ancora alla ricerca del loro equilibrio sentimentale.
Normale, la vita di Raffaella, in realtà non è mai stata: da quasi vent’anni vive paralizzata su una sedia a rotelle, in seguito ad un terribile incidente stradale. Ciò, tuttavia, non le ha impedito di provare ad essere ugualmente felice: con la sua indipendenza, con il suo lavoro, con il tanto sognato matrimonio. Ma le cose non sono andate come lei sperava e la separazione è diventata una dolorosa necessità. Poi, ripartire, è sempre più dura. Raffaella è delusa dall’amore, affranta, prostrata, praticamente un “relitto sentimentale”. Fino a quando, nella sua vita, entra Andrea: un bravo ragazzo, suo malgrado esperto in “riparazioni d’amore”. E allora tutto, improvvisamente, sembra diventare più facile: ridere, scherzare, sentire il cuore battere, amarsi, fare progetti per il futuro, E soprattutto, per Raffaella: provare a tornare a camminare.
In una Mantova prima autunnale e poi primaverile, l’amore prova disperatamente a sbocciare, pur tra mille difficoltà. E Andrea sarà pronto a correre il rischio di innamorarsi perdutamente dell’ennesimo “Titanic” della sua vita: colato a picco, ripescato, restaurato, con tutte le falle turate, pronto a salpare e a riprendere la navigazione. Ma senza di lui al comando.
In una Mantova prima autunnale e poi primaverile, l’amore prova disperatamente a sbocciare, pur tra mille difficoltà. E Andrea sarà pronto a correre il rischio di innamorarsi perdutamente dell’ennesimo “Titanic” della sua vita: colato a picco, ripescato, restaurato, con tutte le falle turate, pronto a salpare e a riprendere la navigazione. Ma senza di lui al comando.