INDIPENDENZA DELLA CATALOGNA? SI, NO, FORSE

Ho atteso qualche giorno dal famoso referendum del 1.ottobre in Catalogna per esprimere la mia piccola opinione sull’indipendenza della regione spagnola (si puo’ dire?). Del resto, bisognava aspettare quello che sarebbe successo ancora, soprattutto all’indomani di un evidente ultimatum di Madrid: se proclamate l’indipendenza unilaterale, interveniamo noi. E abbiamo già visto, purtroppo, come sono intervenuti gli spagnoli, con la mano pesante, contro i “fratelli” catalani. Alla fine, il presidente catalano Carles Puigdemont se l’è fatta giustamente sotto, ha usato il buon senso, ha fatto un discorso prudente, piu’ realista del…re (di Spagna). Ma del resto che cosa avrebbe potuto mai annunciare? La guerra civile? Certo che no. Di fatto, ha detto cosi: “W l’indipendenza, ma ora trattiamo”. Il politichese, claro que si. Ma – come nelle migliori trattative da mercato – si chiede tanto per ottenere qualcosa, no? Quindi è probabile che la Catalogna non otterrà l’indipendenza, ma sicuramente qualche autonomia in piu’ si, garantita in via costituzionale. Pronostico: 1-1 e palla al centro. Con buona pace delle banche e delle aziende catalane che hanno già spostato la loro sede fuori dalla Catalogna, per paura di chissà cosa. Ah si, paura di essere fuori dall’Europa, da tutti dileggiata e detestata, ma da tutti corteggiata (finchè c’è da succhiare denaro).

Non nascondo le mie simpatie per la Catalogna, la sua storia e la sua voglia di indipendenza (forse grazie a molte frequentazioni giovanili a Barcellona e dintorni), simpatie che sono cresciute a dismisura dopo la repressione del 1.ottobre, da parte dell’esercito e della Guardia Civil spagnola, ordinata dal premier Mariano Rajoy (uno, per intenderci, che nell’attentato del 2004 alla stazione di Atocha a Madrid scambio’ AL Qaeda per l’Eta e perse le elezioni…). Quel sangue di feriti innocenti versato per le strada catalane è stata una autentica vergogna per tutta la democrazia spagnola ed europea del XXI secolo.

Ora dicono che la Spagna non vuole perdere la Catalogna perchè è il motore del paese (ma il suo Pil non è nemmeno paragonabile a quello del Veneto e della Lombardia per l’Italia: e un referendum lo faranno anche loro…), adesso dicono che non tutti i catalani vogliono l’indipendenza. Forse è vera, sia l’una che l’altra cosa. E allora, finirà cosi, come ho scritto qualche riga piu’ su: piu’ autonomie alla Catalogna e amici come prima (o quasi).
Poi, forse, sarà il caso di occuparci dei “nemici” veri, come ha dimostrato – se per caso l’aveste dimenticato – l’attentato a Barcellona del 17 agosto.