Scrivo mentre è in corso di svolgimento Brasile-Messico, ottavi di finale della Coppa del Mondo. Non vorrei essere un menagramo, ma in caso di sconfitta della Selecao, anche Neymar finirebbe nella lista degli Dei caduti, che – per ora – comprende i 10 Palloni d’Oro di Cristiano Ronaldo e Leo Messi. Una caduta degli Dei rovinosa, non c’è che dire. Ma se va male anche a Neymar (che si sta toccando!), prometto che lo aggiungo come Post-Scriptum…
Forse potremmo aggiungere anche qualche big spagnolo (Sergio Ramos, odiatissimo sui social e Iniesta, al passo d’addio) oppure qualcuno dei tedeschi finiti a casa addirittura al primo turno (diciamo il portierone Neuer?), ma le vere “delusioni” sono state il 10 dell’Argentina e il CR7 in maglia portoghese.
A dire il vero, Cristiano Ronaldo la sua piccola parte l’ha fatta, segnando 4 gol (con una splendida tripletta alla Spagna), ma non risultando decisivo nè contro il piccolo Iran (anzi: sbagliando un rigore e rischiando un’espulsione), nè tanto meno contro l’Uruguay di Cavani e Suarez. Peggio di lui, comunque, ha fatto Messi. Triste, solitario y final. E sempre con l’ombra (in tribuna…) di Maradona, sua eterna pietra di paragone. Senza un mondiale vinto da solo, come fece il Pibe de Oro, Messi non sarà mai a livello del suo precedessore. E ormai il tempo scorre: difficile pensare che nel 2022, a Doha, il 35enne Messi possa essere ancora protagonista a questi livelli e trascinare una indecifrabile Argentina (ma dove l’hanno trovato quel Sampaoli?) ad una vittoria mondiale che manca dal 1986. Poche speranze anche per il 37enne Cristiano Ronaldo (nel 2022), ma con il suo fisico e la sua professionalità, potrebbe persino essere davvero dei nostri.
Nessuno dei due, protagonisti di una Epoca di calcio mondiale, vuole abdicare. Ma forse mai come stavolta, il Pallone d’Oro rischia – dopo dieci anni – di cambiare proprietario (non saranno risarciti, ahiloro, spagnoli e tedeschi, che lo avrebbero meritato nel 2010 e nel 2014, anni della loro conquista mondiale). Qualcun altro scalpita. Forse il francese Mbappè? Dipende da chi vince il mondiale.
Nella storia del calcio di tutti i tempi, il 2018 rimarrà l’anno della Caduta degli Dei. Più fragorosa per Messi, a secco di trionfi in nazionale. Più morbida quella di CR7, che in fin dei conti un campionato europeo, lui, lo ha già portato a casa, con una squadra non eccezionale.
Comunque vada, nei libri di storia del calcio, per Messi e Cristiano Ronaldo ci sarà sempre posto,.
Per gli altri, non so.
P.s. Nessuna gufata per Neymar, qualificato senza problemi.
Al massimo, una gufata se la sono data i giapponesi, eliminati dal Belgio all’ultimo minuto dopo essere stati in vantaggio 2-0.
Ma questa è un’altra storia.
Ne riparliamo più avanti.
P.s. La gufata a Neymar, alla fine, è arrivata a destinazione: Brasile eliminato dal Belgio nei quarti di finale. Un altro Dio del pallone che cade.