“Matematiche certezze” cercasi tra Torino e Genova

Due città che si somigliano più di quanto non immaginino loro stesse, anche se Genova con il mare davanti e Torino con le montagne alle spalle, ma con quell’aria decadente di nobildonne decadute e orgogliose sono protagoniste del giallo “Matematiche certezze” (Frilli Editori) appena uscito in tutte le librerie.

Due città, due scrittori, quattro mani: la caccia al killer dei dadi – un giocatore che si prende gioco di tutto e di tutti – non solo il commissario Crema e il commissario Mariani, ma anche e soprattutto i loro creatori, il torinese Rocco Ballacchino e la genovese Maria Masella, punte di diamante – ognuno nel proprio territorio di caccia – di un fertile movimento narrativo legato al mondo del giallo e dei noir.
Per due autori che scrivono insieme, ecco una necessaria “intervista doppia”.

Scrivere “a quattro mani”

“Due stili diversi, al pubblico piace, ma due storie incastrate perfettamente l’una nell’altra per un’unica trama”, spiega Rocco Ballacchino.

“C’era il problema degli stili diversi: lui in terza e al passato, io in prima e al presente…”, aggiunge Maria Masella. “Ho proposto che il pezzo con Crema diventasse come un lungo flashback. Rocco ha scritto Torino e io ho fatto il contorno, ma imponendomi di legare le due parti alla conclusione”.

Il mistero della trama 

“Le matematiche certezze del titolo di questo giallo stanno a dimostrare che, a volte, non esistono “matematiche certezze” per gli investigatori”, racconta Rocco Ballacchino. “Sono sempre alla ricerca di una verità definitiva che non sempre arriva. E il killer dei dadi è veramente un osso duro!”.

“Mai, mai e ancora mai rivelare la trama di un noir, sussurrare frammenti”, interviene Maria Masella. “Un commissario di Torino, Crema, deve indagare su alcuni omicidi, sono i giorni di Ferragosto. Anni dopo, sempre nei giorni di Ferragosto, un commissario di Genova, Mariani, inciampa in un omicidio molto simile a quelli torinesi. Somiglianza casuale? Vi ho detto pochissimo della trama ma posso raccontarvi altro”.

I due commissari

Ballacchino: “Che personaggio è il commissario Crema? Secondo me è un investigatore speciale proprio perchè è normale, con la sua quotidianità e la vita in famiglia. Non è un uomo d’azione ma di ragionamento, anche lento a volte. E spesso vittima delle diete!”

Masella: “Che personaggio è il commissario Mariani? Un uomo normale. Fisicamente è piuttosto alto, non magro e non grasso. Ormai si avvia ai cinquanta (all’inizio era molto più giovane), capelli e occhi scuri. Lunatico. Fumatore. Con moglie, che un tempo aveva tradito. Due figlie. Una madre. Dalla madre ha ereditato una scala di valori che lui chiama: liberté, egalité, fraternité”.

Le nostre città: Torino e Genova

Ballacchino: “Torino è sempre al centro delle mie storie perchè ci vivo”, continua Rocco Ballacchino, “la percorro con i miei passi e mi piace raccontarne usi e costumi, dal mio modesto punto di vista. Penso sia d’obbligo per una scrittore descrivere ciò che lo circonda”.

Masella: “C’è tanto di Genova nei miei libri. Luoghi e quindi odori, sapori, suoni. Una curiosità? Quando ho scritto il mio pezzo avevo muratori in casa e mal di schiena (accoppiata favolosa), avevo quindi poche possibilità di ricerche sul campo. Ho ambientato il mio pezzo a meno di un chilometro da dove abito”.I ragazzi e la lettura

Ballacchino: “Sono direttore della collana per ragazzi “I Frillini”, con cui cerchiamo di avvicinare alla lettura i ragazzi (9-13 anni) con storie semplici, ma piene di riferimenti alla loro quotidianità. La lettura non va imposta come una medicina, ma bisogna trovare il modo di incuriosire i ragazzi e fornirgli un’alternativa al mondo dei social network”.

Masella: “Io sono una professoressa, insegnavo matematica, fisica e informatica. Ma ho sempre collaborato con la gestione delle biblioteche delle scuole in cui insegnavo. Gli adolescenti leggono se vedono adulti leggere. Se non si forzano i loro gusti. Il libro perfetto per uno è sbagliato per un altro. Il libro sbagliato oggi può essere perfetto domani”.

Scrittori: si nasce o si diventa?

Masella: ” Maria Masella è una scrittrice? Non ne ho la certezza matematica! Ho sempre amato leggere, raccontare storie. Ho cominciato molto presto a scrivere storie. Quando mi chiedevano cosa volevo fare “da grande” rispondevo lo scrittore. Scrivevo per me e per pochi intimi. Nel 1986 (avevo già trentotto anni e il mio percorso lavorativo come insegnante era finalmente come lo volevo) ho inviato un racconto al Mystfest. Ho dimenticato i miei dati, ma mi hanno cercata perché il mio racconto era piaciuto. Non mi sono più fermata”.
Ballacchino: “Le mie uniche matematiche certezze sono che senza l’impegno e la voglia di migliorare come autori non si può crescere”.

La prossima fatica letteraria?

Ballacchino: “Sto scrivendo il settimo episodio della serie Crema-Bernardini e poi mi piacerebbe che qualche mio testo fosse nuovamente interpretato in teatro, come accaduto ormai qualche anno fa. Un sogno nel cassetto”.

Masella: “Ho finito la prima stesura del Maritano 3 (terzo romanzo della trilogia Teresa Maritano e Marco Ardini), sto finendo la prima stesura del Mariani natalizio (sarà il ventunesimo!). Ho promesso un romance storico a Mondadori (ho perso il conto, ma sarà il dodicesimo)”.

Dove sarà ambientato il prossimo omicidio? 

Ballacchino: “Forse in uno studio televisivo”.

Masella: “Mai anticipare! Altrimenti che giallista sarei?