Codice della Strada: sempre più (giustamente) severo

Altro giro di vite del Codice della Strada italiano. Ed è giusto così. Le strade italiane, dall’entrata in vigore della patente a punti (dal 1° luglio 2003) e con il contributo di altri provvedimenti (l’uso dell’etilometro nei controlli, ad esempio) e maggiori controlli nei pressi di luoghi a rischio (come le discoteche), sono più sicure oggi che vent’anni fa. Intendiamoci: la battaglia per la sicurezza stradale è tutt’altro che vinta, ma i dati parlano chiaro, evidenziano una drastica riduzione del numero delle vittime della strada. Secondo le statistiche fornite dall’Istat, nel 2018 le vittime di incidenti stradali sul territorio italiano sono state 3.378 (più 246.750 feriti). Un numero ancora impressionante peraltro in lieve risalita), ma più che dimezzato rispetto, ad esempio, al 1999, quando le vittime della strada furono 8 mila. Erano i tempi, tragici, delle famigerate “stragi del sabato sera”, disperazione e tormento di tante famiglie che hanno perso figli e persone care in incidenti stradali. Ma ci fu anche di peggio: nel 1972, le vittime della strada in Italia furono 11.078 (dato Automobil Club d’Italia). Quindi, non fu soltanto colpa dei maledetti anni ’90.

Per fortuna – ma anche con una giusta cognizione di causa – quei tempi non torneranno più. Merito di un Codice della Strada sempre più (giustamente) severo. E gli aggiornamenti del 2019 andranno nella stessa direzione: maggiori controlli, nuove restrizioni, maggiori sanzioni. Uguale: più sicurezza.

La principale novità: sanzioni più severe per chi usa il cellulare
Nel documento finale del governo-Conte, pronto all’approvazione, sono comprese nuove norme che tendono proprio nella direzione dell’inasprimento dei controlli e delle sanzioni per i trasgressori. La nuova normativa sull’utilizzo dei cellulari mentre si guida prevede una sanzione tra 422 e 1697 euro (in netto aumento rispetto a quelle attuali, che si attestano tra 161 e 467 euro) e la pena accessoria della sospensione della patente da sette giorni a due mesi. Confermato anche l’aumento della multa in caso di recidiva, con sanzioni tra i 644 e i 2588 euro, con la sospensione della patente da uno a tre mesi e la decurtazione tra i 5 e i 10 punti dalla patente di guida. Questa severità in materia di cellulari è peraltro giustificata dal fatto che ormai, statistiche alla mano, due incidenti stradali su tre sono causati dal fattore-distrazione, troppo spesso collegato ad un uso improprio dello smartphone, sotto forma di telefonate o messaggi. Era diventato indispensabile intervenire.

 

Parcheggi “rosa” e limiti di velocità che non si alzano
Nel nuovo Codice della Strada è stata confermata anche la misura che prevede la predisposizione di parcheggi gratuiti per le donne in gravidanza e per chiunque trasporti in macchina un bambino con un’età inferiore a un anno. Parcheggi “rosa” (dal colore del relativo cartello) sono presenti già in numerosi comuni italiani, almeno a titolo dimostrativo. Poi, non essendo previsto un tesserino (come per i disabili), in realtà nei parcheggi “rosa” ci potrebbe parcheggiare chiunque. Dipende dal buonsenso e dalla civiltà di tutti.
Non è stato inserito tra le nuove norme, invece, l’innalzamento dei limiti di velocità in autostrada che restano, quindi, fissati a 130 km/h. Confermata anche l’abolizione dell’obbligo di utilizzo delle luci di posizione e degli anabbaglianti nelle ore diurne e il permesso di circolazione per gli scooter 125 sulle autostrade e sulle strade extraurbane.

Multe per divieto di sosta
Sono state aumentate, e non di poco, anche le sanzioni per il parcheggio in divieto di sosta. Si passa da multe che andavano dagli 84 ai 334 euro a sanzioni tra i 167 e i 647 euro, con decurtazione di due punti sulla patente in caso di sosta in area di parcheggio adibita a mezzi elettrici e di quattro punti nell’eventualità di un parcheggio in un’area riservata alle auto di persone con disabilità o sui marciapiedi.Occhio ai ciclisti!
Confermate anche le modifiche alla circolazione che ciclisti sulla strada (in bicicletta si potrà andare anche contromano!), che più di una polemica – e di una perplessità – hanno già creato. Tra le norme per i ciclisti, oltre a tutta una serie di precedenze che spettano loro in materia di traffico, c’è anche l’obbligo dell’uso del caschetto protettivo. Sarà un ulteriore passo in avanti verso la sicurezza, anche su due ruote. Per la prima volta, inoltre, il Codice della Strada si occupa anche dei mezzi del futuro (monopattini, hoverboard e skate), per i quali finora none esisteva alcuna normativa.Si potrà continuare a fumare
Non passa, viceversa, il divieto di fumo alla guida del proprio veicolo privato. Era una delle novità più discusse dell’intero pacchetto di riforme. Al grido di “Voglio poter fumare liberamente almeno nella mia macchina!”, ora i conducenti-fumatori possono festeggiare la loro piccolo-grande vittoria. Rimane in vigore, almeno quello, l’art.51 della Legge n.3, che stabilisce il divieto di fumo nell’abitacolo di un’autovettura se a bordo vi sono minori e/o donne in stato di gravidanza.
Poi, anche in questo caso, più che una questione di controlli, è una questione di buonsenso.