W il calcio femminile!

Sono appena terminati i Mondiali femminili di calcio: per la quarta volta – la seconda di fila – li ha vinti gli Stati Uniti, battendo 2-0 in finale l’Olanda. Io, francamente, facevo il tifo per le olandesi: anche per i suoi tifosi, veramente simpatici, con quella macchia “orange” che li ha evidenziati in giro per Lione e al Groupama Stadium nei 90 minuti della finale. Ma le atlete a stelle e strisce, guidate da Megan Rapinoe e Alex Morgan, sono stati semplicemente più forti. Ma a vincere questa Coppa del Mondo femminile di calcio è stato…il calcio femminile. Io stesso sono rimasto davvero impressionato dall’alto livello delle partite disputate, sia dal punto di vista tecnico, agonistico e fisico: abbiamo visto giocatrici di talento, di forza, di intelligenza, vere e proprie atlete che non hanno niente da invidiare ai colleghi maschi. Insomma, qualcosa da invidiare si, ci sarebbe: lo stipendio. Ma questa è un’altra storia…

Soccer Football – Women’s World Cup – Group C – Australia v Italy – Stade du Hainaut, Valenciennes, France – June 9, 2019 Italy coach Milena Bertolini REUTERS/Phil Noble


Sbeffeggiato per decenni, il calcio femminile si è ripresa la sua giusta e meritata vendetta. Anche se in molti paesi nordeuropei, e negli stessi Usa, è ormai lo sport “al femminile” più seguito, in tv, e più praticato, sui campi di gioco. In Italia no: eravamo rimasti indietro, sbeffeggiando anche le poche coraggiose ragazze, che sfidando certi tabù e pregiudizi, scendeva in campo in maglietta, pantaloncini corti e scarpette con i tacchetti. Hanno cominciato cosi, in campetti di periferia, anche le ragazze di Milena Bertolini, la ct che conobbi ed intervistai nel lontano 1999, quando lei era “solo” un’allenatrice delle giovanili, maschietti, del Modena. Ne ha fatta di strada, da allora. Ne hanno fatta di strada, da allora, tutte le ragazze azzurre diventate ormai dei personaggi: da Sara Gama a Barbara Bonansea, da Cristiana Girelli ead Aurora Galli. Ma prima di loro, le apripista, le pioniere, erano stato Betty Vignotto, Carolina Morace, Patrizia Panico…
Adesso, a farne, di strada, sarà il calcio femminile. Peccato che dobbiamo aspettare altri quattro anni per il Mondiale, ma intanto ci sarà il campionato italiano, che si è arricchito delle squadre femminile di molti club maschili prestigiosi, che hanno capito che funziona. Oltrettutto, senza proteste, senza brutti falli, senza simulazioni…
Quasi quasi viene da chiederci: ragazze con il pallone, ma dove siete state finora? 

Soccer Football – Women’s World Cup Final – United States v Netherlands – Groupama Stadium, Lyon, France – July 7, 2019 Megan Rapinoe of the U.S. celebrates winning the Women’s World Cup with the Golden Boot trophy REUTERS/Denis Balibouse