50 anni fa, fu “un piccolo passo per l’uomo e un grande passo per l’umanità”.
L’originale in inglese è: “One small step for a man, one giant leap for mankind“.
La celeberrima frase fu pronunciata dall’astronauta Neil Armstrong, il primo uomo sulla Luna.
Era il 20 luglio 1969. Alle ore 20:17:40.
Edwin “Buzz” Aldrin, ora, ha 89 anni.
Camminò sulla Luna 19 minuti dopo Neil Armstrong.
Armstrong non c’è più (dal 2012) e il terzo astronauta dell’Apollo 11, Michael Collins, in realtà rimase in orbita attorno alla Luna.
Tutti a bocca aperta e con il fiato sospeso
Un’avventura nello spazio che tenne il mondo a bocca aperta e con il fiato sospeso – anche in Italia, con la famosa “telecronaca-racconto” di Tito Stagno – e che decretò la superiorià spaziale degli Stati Uniti sull’Unione Sovietica.
Una pagina incancellabile della storia del XX secolo
Eravamo così giovani, non avevamo idea di potercela veramente fare, gli astronauti e le persone di controllo della missione sono stati grandi compagni di squadra”, commenta Gerry Griffin, responsabile dell’Apollo 11.
“Avevano tutti i pulsanti pronti, anche per interrompere la missione, ma tutto è andato per il meglio, anche grazie a noi, che da giù davamo molte informazioni su come risolvere eventuali problemi… Il lavoro di squadra tra la Terra e gli astronauti è stato davvero speciale”.
Ma siamo veramente andati sulla Luna?
Quante volte abbiamo sentito questa domanda!
Ma nonostante dubbi e perplessità – mai provatI – sul fatto che l’uomo sia veramente andato sulla Luna, la missione dell’Apollo 11 rimane una pagina indelebile della storia del XX secolo e dell’intera umanità.
E poi ci sarebbe anche un ex stagista della Nasa che afferma di essere in possesso dell’unico filmato originale dell’allunaggio…
2024, ritorno sulla Luna
Dopo aver abbandonato il progetto-Luna per interi decenni – anche a causa degli enormi costi – la NASA sta pianificando un viaggio di ritorno sulla Luna entro il 2024, si chiamerà Missione Artemis, sperando di usare la superficie lunare come terreno di prova per la futura esplorazione di Marte.
E tra gli astronauti, per la prima volta, ci sarà anche una donna.
E sulla Luna ci andrà anche Amazon…
Attenzione, però: la Nasa rischia stavolta di perdere la corsa alla Luna non dall’Unione Sovietica – che non esiste più – bensì da un rivale più insidioso: Jeff Bezos. Il fondatore di Amazon, infatti, sta realizzando il progetto “Blue Moon” per andare sulla Luna prima del 2024.