Il 2020 è cominciato con un grande successo per il movimento LGBT.
Si è insediata Claudia Lopez, 49 anni, la nuova sindaca di Bogotà: prima donna a conquistare il municipio della capitale colombiana e prima sindaca dichiaratamente omosessuale in America Latina. Progressista, di origini umili, Lopez farà della difesa delle libertà e dei diritti civili il suo cavallo di battaglia.
“Grazie a tutti per esservi svegliati presto, per esser qui in questo momento molto speciale della mia vita, la mia cerimonia di insediamento come prima donna, donna omosessuale, divenuta sindaca nella storia di Bogotà”, ha detto Lopez dal palco nel parco Simon Bolivar, dove è arrivata in bicicletta accompagnata dalla moglie, la senatrice Angelica Lozano.
“Finalmente la Colombia ha fatto progressi verso una democrazia inclusiva, che è stata sfuggente e sofferta”, ha aggiunto Lopez, che appare come il contraltare politico del presidente Iván Duque, le cui politiche sociali ed economiche hanno suscitato importanti proteste nel paese negli ultimi due mesi. La neo sindaca ha difeso nel suo discorso di inaugurazione il diritto alla protesta sociale manifestando il suo esplicito sostegno alla mobilitazione.
Tra i suoi obiettivi, che gli abitanti di Bogotà vivano senza paura in una città con più opportunità di lavoro, una migliore istruzione e più verde. Lopez ha detto di esser stata scelta non solo per incarnare un cambio nelle priorità del governo cittadino, nel suo stile e nella leadership, ma soprattutto per cambiare la storia.