Tutta colpa del Coronavirus

E’ tutta colpa del Coronavirus. 
E’ tutta colpa del Coronavirus se io, al momento, non posso lavorare, perchè non posso entrare in Francia, dove qualche azienda ha deciso di non accettare volentieri lavoratori provenienti dal Nord-Italia (e, badate bene, io sono residente in Piemonte, non nella “zona rossa” della Lombardia o del Veneto).
E’ tutta colpa del Coronavirus se un intero paese, il nostro Belpaese, è vittima di una “pandemia” di panico collettivo, al cospetto di una malattia che – dicono alcuni esperti – “è poco più di una comune influenza”.
E’ tutta colpa del Coronavirus se gli italiani ora sono visti nel mondo come gli “untori”, persino peggio dei cinesi e delle nefandezze che hanno combinato nel laboratorio di Wuhan.
E’ tutta colpa del Coronavirus se l’economia italiana – già traballante – rischia il tracollo completo.
E’ tutta colpa del Coronavirus se gli stranieri stanno cancellando le loro vacanze in Italia. E chissà quando torneranno…
E’ tutta colpa del Coronavirus se gli studenti perdono settimane intere di scuola. Ma loro, forse, sono gli unici contenti…
E’ tutta colpa del Coronavirus se cinema, teatri, mostre hanno perso fior di incassi e hanno dovuto rimandare eventi a data da destinarsi e cancellarne molti altri. E chissà quando si tornerà alla normalità, a causa dell’indotto “della paura”….
E’ tutta colpa del Coronavirus se il campionato di calcio è completamente saltato, tra partite rinviate e altre a porte chiuse. Ma questo è il male minore.
E’ tutta colpa del Coronavirus se l’Italia si è ritrovata, ancora una volta, spaccata politicamente.
E’ tutta colpa del Coronavirus se ci sono stati già circa 1600 contagi e 34 morti, solo in Italia.
E’ tutta colpa del Coronavirus.
Ma non mi fai paura.
Sconfiggeremo te e il panico (esagerato) che hai generato.
E tra poco tempo sarai solo un lontano, cattivo ricordo.

(c.t.)