Che stranissima bruttissima Pasqua che abbiamo appena passato…
I nostri “arresti domiciliari” causati dal Coronavirus e dalle decisioni del governo italiano ci hanno costretto a passare in casa anche queste festività, oltre un mese dopo l’inizio della quarantena.
Abbiamo provato a far finta di niente, a far finta che tutto fosse normale, ma non bastano le pastiere napoletane e le uova di Pasqua a darci una benchè minima parvenza di normalità. Non poter uscire di casa nemmeno per una passeggiata la ritengo una grossa limitazione della libertà personale. Roba da denuncia della violazione dei diritti umani. Non poter neppure poter organizzare una bel pranzo di Pasquetta con la famiglia, come si faceva ai bei tempi. Non poter fare proprio nulla, altrimenti arrivano carabinieri, polizia e vigilotti urbani a denunciarti e a farti la multa.
Qualcuno ha provato a fare il furbo, organizzando una grigliata sul tetto del palazzo (è successo a Palermo) oppure scappando di casa per andare dall’amante (un uomo di Torino per recarsi ad Alba): ma gli è andata male! Contro i droni – addirittura i droni – non c’è stato nulla da fare. Uno stato di polizia.
Che stranissima bruttissima Pasqua, dove abbiamo visto un dispiegamento di forza dell’ordine come non si era mai visto prima, contro delinquenti e mafiosi. Ma contro i poveri cittadini, si. Speriamo che poi, le forze dell’ordine, diano la caccia cosi energicamente anche ai mascalzoni e non riprendano solo a fare multe o ad arrivare in ritardo quando succede qualcosa…
Che stranissima bruttissima Pasqua, dove il premier Conte annuncia qualche riapertura (cartolerie, librerie e negozi per bambini) e il governatore di qualche regione (di area politica diversa dal governo) reagisce decidendo di annullare le decisioni di Conte e le riaperture previste. Sporchi giochetti politici, sulla nostra pelle. Non è proprio il momento. Ma ce ne ricorderemo, alle prossime elezioni.
Che stranissima bruttissima Pasqua, dove noi siamo in casa da oltre un mese e il numero dei morti, più o meno, è sempre lo stesso?
Che stranissima bruttissima Pasqua, dove qualcuno già parla di fase 2, di aziende che riaprono, di economia da salvare, di parenti da andare a salutare, addirittura delle vacanze al mare, ma di sicuro non sappiamo niente, nemmeno quando arriverà il vaccino e se servirà a qualcosa.
Serviranno a qualcosa i nostri sforzi?
Speriamo di si.
Perchè, sappiatelo, ci stiamo stufando.