Una delle più brutte piazze al mondo, intitolata a Guglielmo Marconi (avrebbe inventato qualcosa di meglio!), inaugurata lo scorso 9 febbraio (costata un bel po’, dicono a 6 cifre: sarà vero?) e vista per la prima volta dal vivo, con una distesa di cemento, panchine tutte al sole, alberi che ci metteranno 20 anni a crescere e una tristissima tettoia tipo benzinaio Shell abbandonato (ma se grandina è utile!) e nessun parcheggio disponibile.
Orde di cittadini a fruire della piazza, come si vede dalla foto.
Peccato sia la nuova piazza del mio paese, Sant’Agostino (Ferrara).
Un altro “effetto collaterale” del terremoto del 20 maggio 2012, che ha sradicato il vecchio palazzo comunale e, di conseguenza, la vecchia piazza (molto più funzionale di questa).
L’altro giorno ho visto il sindaco – mai visto nei bar del paese, il vero cuore di una comunità – e gli ho detto che la piazza è proprio brutta. Lui non ha fatto una piega, chissà quante critiche si è già beccato, ben felice – se lo sa – che io non sia più residente lì e quindi del mio eventule futuro voto se ne può fregare alla grande.
Ma la “piazza pazza”, definita cosi simpaticamente da un opuscolo comunale, fa veramente cagare.
E, a parte il pregiato gelataio ben contento di avere una piazza nuova davanti alla sua attività altrimenti periferica (pare ci fossero intere legioni di genitori e bambini a caccia di gelati, l’altro sabato sera…), credo che lo pensino tutti. Cioè: che è un cagata. Poi, come si dice, non tutti i gusti sono alla menta….
(Se si scatta la foto dall’altra parte della piazza si vedono l chiesa e il campanile appena restaurati, 8 anni dopo il terremoto).