Accade tutto in un sabato pomeriggio di agosto: Maurizio Sarri non è piu l’allenatore dei bianconeri. Paga a caro prezzo l’inaspettata e clamorosa eliminazione agli ottavi di finale di Champions League della Juventus, che pur battendo 2-1 il Lione non riesce a qualificarsi per la Final Eight di Lisbona.
A quel punto, il presidente Andrea Agnelli rompe gli indugi e strappa il contratto di Sarri.
D’obbligo e di facciata i ringraziamenti, anche per la conquista dello scudetto firmato Sarri, il nono consecutivo della Juventus, al culmine – come ricorda il comunicato ufficiale del club – di una grande ascesa professionale del tecnico toscano.
E in poche ore cambia tutto, segno che la Juventus ci stava gia pensando.
Il nuovo allenatore – forse con il consiglio di Cristiano Ronaldo – è **Andrea Pirlo, 41 anni, campione del mondo plurititolato con Milan e Juve, ma alla primissima esperienza da allenatore, nemmeno nell’Under 23, a cui era destinato,
Contratto biennale, da 1.8 milioni di euro a stagione.
Una scelta coraggiosa, “alla Guardiola”, l’allenatore fatto in casa, si direbbe: che qualche volta funziona e qualche volta no.
Ma per la Juve è davvero una clamorosa svolta.