Il Covid ringrazia (a modo suo)

di Gian Stefano Spoto (L’Opinione)

Carissimi,

quando sono arrivato pensavo di provocare danni, ma non sarei riuscito a realizzare neppure una piccola parte di quello che ho combinato senza il vostro preziosissimo aiuto.
Lo so, le guerre sono la pacchia degli sciacalli, i quali ne approfittano per arricchirsi, per combattere i nemici privati e non quelli della patria. Ma, almeno, in guerra c’è qualcuno che combatte contro il nemico vero, e poi viene celebrato, osannato e infine messo da parte.
Voi, no : una lotta tutti contro tutti, talvolta nemmeno per guadagnarci, solo per il gusto di offendere, distruggere, gettare discredito, e non solo sugli avversari, su chiunque.
Stati arroganti non hanno sopportato che io li colpissi più di quanto non abbia fatto con i Paesi più poveri e mi hanno sfidato ignorandomi . Io li ho puniti e loro hanno trovato il modo di mitizzare i propri interventi tardivi.
Non vi siete resi conto che il nemico sono io, e vi siete alleati con me senza accorgervene. Come foglia di fico avete celebrato frettolosamente medici e infermieri e vi siete cibati di foto-simbolo, punte dell’iceberg in un mondo in cui si leggono solo i titoli. Poi, di nuovo, zuffa a tempo pieno.
La vostra avidità ha fatto sì che persino le mascherine fossero oggetto di speculazione e non di difesa, che le misure di sicurezza fossero buone o cattive se proposte da finti amici o da veri nemici.
Ma i miei migliori alleati non siete voi, sciocchi portabandiera di politicanti che ridono dei loro sostenitori: sono gli scienziati, i quali non hanno consigliato la politica, ma da essa sono stati risucchiati e si sono tinti di un colore.
Così gli uni hanno previsto che avrei ucciso tutti, gli altri hanno negato la mia esistenza. Ma sono scienziati , e a loro bisogna credere, anche se si contraddicono diametralmente.
E poi devo tanto a voi, menti eccelse formato social, che sentenziate su di me come avete fatto sul reattore di Fukushima, sui terremoti come sui rigori contro la vostra squadra. Voi che non vi curate del vostro quartiere, ma prevedete con dovizia di particolari i complotti che stravolgeranno gli equilibri mondiali senza avere letto una riga di nulla. E vi cibate di like sparati svogliatamente da quelli che, come voi, scrivono, ma non leggono, e poi si lamentano senza sapere di che cosa.
Ringrazio voi che avete creato governi truffaldini e ora vi meravigliate del fatto che non vi tutelino. Voi che, contro di me, chiudereste tutti i settori eccetto il vostro.
Voi che non siete andati al cinema e a teatro negli ultimi dieci anni, urlate “cultura” a ogni piè sospinto e non avete mai letto un libro, ma ora gridate contro le chiusure temporanee. Voi che avete denunciato guadagni da barboni e ora chiedete rimborsi da nababbi. Voi che guardate lo sport solo in pay-tv e vi lamentate per non poter sentire l’odore del tifo nello stadio.
So bene che in ogni guerra il nemico trova diligenti alleati nei Paesi conquistati: però, vi prego, abbassate lo zelo con cui mi state aiutando, smettete di spingere, siete troppi.
Sono costretto a chiudere le iscrizioni, non ho più posto.
Ma vi ringrazio per l’aiuto che mi offrite. Imbecilli.
il vostro virus.