Sono passati otto anni dal fallimento della nefasta previsione dei Maya sulla fine del mondo.
Ve la ricordate? La data funesta doveva essere il 21.12.2012. Invece, siamo ancora qui. Per fortuna.
Oddio, non che l’anno 2020 sia andato bene, anzi, è andato malissimo, per certi versi è stato definito “la fine del mondo”, ma il mondo non è proprio finito. Siamo ancora vivi (almeno noi che scriviamo e che leggiamo).
Ricordo che quel giorno, facendo finta di niente, andai al lavoro come se niente fosse, ma camminando al buio del mattino, ricordo che la luce dei lampioni si spegneva al mio passaggio. Solo suggestione? Un avvertimento? O era l’orario previsto per lo spegnimento dell’illuminazione pubblica?
Mia moglie, tornando a casa dal lavoro quella sera verso le 21.12, rimase molto perplessa e forse un pelo spaventata (anche se non lo confesserà mai) nel notare delle strane luci in cielo… Gli Ufo? I Marziani? Gli alieni? Gli stessi Maya?
Solo l’indomani si seppe che erano lanterne rosse, lanciate in aria per chissà quale festa.
Ma, intanto, era già il 22 dicembre e, insomma, si, il pericolo era già scampato.
Siccome sono un animale da social, ho postato su Facebook un post sul significato di questo “ritardo” (o, per meglio dire, “bufala”) nell’effettivo avvenimento previsto e – non verificatosi – dai Maya. La domanda è: “Cosa ne pensate del fatto che otto fa doveva finire il mondo e, viceversa, siamo ancora qui? Che significato ne traiamo?”
Vi riporto alcune risposte, tra le più curiose e disparate.
Eccone alcune:
“Avevano sbagliato di poco”, “I Maya l’avevano fatta fuori”, “La fine del mondo era a rate”, “Usavano roba poco buona”, “Volevano dire 2020” e la stupefacente “I Maya hanno detto che nel 2012 iniziava la fine del tutto, ma non hanno mai detto quanti anni ci volevano”…
E adesso vi lancio una provocazione: e se la vera fine del mondo, causa leggero errori di calcolo di quei pasticcioni dei Maya (che avrebbero invertito i numeri), fosse il 21.12.2021?