Io che detesto l’aspirapolvere

Se c’è un oggetto domestico che detesto, questi è sicuramente l’aspirapolvere. Non perchè non sia un amante del pulito – è un elettrodomestico che ho usato spesso e non volentieri durante la mia vita da scapolone -, quanto per il fatto che il suono (anzi: il rumore) dell’aspirapolvere mi ricorda momenti poco piacevoli: avete presente quando vostra moglie passa cinque volte al giorno l’aspirapolvere? Di solito lo fa in momenti della giornata in cui, un bravo onesto marito lavoratore è al lavoro e, quindi, non sente il rumore e nemmeno vede l’aspirapolvere agitarsi avanti e indietro a caccia di “gatti” di polvere. Se, invece, lo senti e lo vedi, vuol dire che – in quell’esatto momento, ripetuto più volte al giorno – sei in casa a non far nulla, a sciabattare tra divano e televisione, come nella peggiore deprimente tradizione da disoccupato.
Per cui, per me, vale l’equazione aspirapolvere = disoccupazione, perciò potete immaginare quanto io detesti quell’elettrodomestico (nel mio caso, di color verde).
In condizioni normali, è ammesso l’uso dell’aspirapolvere persino alla domenica mattina. Ma dal lunedi in poi, no, per favore.
A me che io non sia al lavoro.
Buona pulizia a tutti!