Svolta nell’amministrazione-Biden.
Alla Casa Bianca arriva Rachel Levine, 54 anni. Ricoprirà il ruolo di sottosegretaria alla Sanità. E’ la prima transgender della storia americana ad entrare nella squadra di governo, la primo ad ottenere un incarico federale.
Laureata ad Harvard, di professione pediatra, per anni insegnante al Penn State College of Medicine, Physician General (il medico che dà disposizioni sanitarie nello Stato della Pennsylvania) e, recentemente, ministra delle Salute della Pennsylvania durante questi difficili mesi della pandemia, la neo ministra ha cominciato a mettere in discussione il suo genere dopo i 40 anni: fino ad allora era sposata con Martha Peaslee Levine, anche lei dottoressa, dalla quale ha avuto due figli, David e Dayna. La transizione è avvenuta nel 2011. «Avevo finalmente deciso di vivere la mia vita senza segreti» ha raccontato Rachel in un’intervista…
Ha detto di lei, il neopresidente Joe Biden: “Rachel Levine porterà la stabile leadership e l’ampia conoscenza di cui abbiamo bisogno per affrontare la pandemia, a prescindere dalla razza, religione, orientamento sessuale, identità di genere o disabilità”.
Una presa di posizione non indifferente da parte dell’amministrazione-Biden, che ha deciso di premiare l’impegno lavorativo e la professionalità, oltre i pregiudizi (e gli insulti sul web), che purtroppo non sono mancati da quando Rachel Levine è diventata un personaggio pubblico. Alcuni esempi? Quando ha imposto l’uso della mascherina in pubblico è stata presa in giro sulla pagina Facebook di una cittadina dello Stato che si è riferito a lei come a «un uomo che porta il reggiseno». E il sindaco di una cittadina vicino a Pittsburgh ha detto che «era stanco di stare a sentire un uomo vestito da donna».
Tra le altre nomine di persone Lgbt decise da Biden ci sono anche Emmy Ruiz, direttrice della strategia politica, Gautam Raghavan, vice direttore dell’ufficio del personale e Karine Jean-Pierre, vice capo ufficio stampa della Casa Bianca.
22Gen