Alla fine anche la Spagna ha legalizzato l’eutanasia attiva: la camera dei Deputati ha appena approvato la misura, dopo un’elaborazione parlamentare durata un anno a causa della pandemia.
“È un giorno importante per tutti i cittadini – ha detto il ministro per la Salute Carolina Darias – perché si va verso una società più umana e giusta. Ma soprattutto è un giorno importante per quanti si trovano in una situazione di grave sofferenza, così come per le loro famiglie e i loro cari”.
I limiti di legge comunque sono chiari e rigorosi: al momento della richiesta, che andrà inoltrata per iscritto, il paziente, cittadino spagnolo o quantomeno legalmente residente, dovrà essere cosciente e ritenuto capace di intendere e di volere.
Dovrà inoltre essere pienamente informato delle alternative e delle cure palliative disponibili, e bisognerà accertarsi che la richiesta non sia frutto di pressioni esterne, prima che possa confermare, fino a quattro volte se ritenuto necessario, la volontà di morire.
La richiesta dovrà quindi essere approvata da due medici e una Commissione valutatrice: un iter che si stima dovrebbe durare attorno alle cinque settimane.