Chi l’avrebbe detto? La nazionale senza star di Roberto Mancini ha vinto gli Europei 2020 (giocati nel 2021).
I rigori, stavolta, ci hanno portato bene. Troppe volte ci avevano puniti.
Ma in questo caso, li abbiamo tirati bene. Prima la Spagna, poi l’Inghilterra. (Ab)battuti ai tiri dal dischetto.
E dopo 53 anni, da quel 1968 baciato in fronte persino da una monetina fortunata, siamo tornati sul tetto d’Europa. E pensare che tre anni fa non ci eravamo nemmeno qualificati ai mondiali (vero, Ventura?)…
E vince l’Italia del gruppo, dei veterani Chiellini e Bonucci, del fantasioso Insegne, del velocista Chiesa (figlio d’arte), dei “provinciali” Locatelli e Berardi, dei bomber… che non segnano Immobile e Belotti, dello sconosciuto terzino Di Lorenzo, dello sfortunato Spinazzola, del regista Verratti, del corridore Barella, l’Italia che è una squadra che è stata veramente squadra…
E adesso sotto con i Mondiali in Qatar, che si giocano appena tra un anno e mezzo, da novembre a dicembre 2022.
Detto questo e tributato il giusto omaggio ai neocampioni d’Europa, per me l’11 luglio – quello vero – resta sempre solo e comunque del 1982 (grazie indimenticabile Pablito).
12Lug