Foto simbolo: Berardi disperato.

Italia battuta dalla Macedonia del Nord: addio ai Mondiali per la seconda volta consecutiva

Italia ancora fuori dai Mondiali di calcio, per la seconda edizione consecutiva!

A Palermo, arriva una incredibile sconfitta per gli Azzurri, battuti dalla coriacea Macedonia del Nord con un gol (bella conclusione dalla distanza, in mezzo ai difensori) al 92′ di Trajkovski, un bomber che in Italia (proprio a Palermo, dove ha giocato qualche anno) se lo ricordano a malapena.
Prima, qualche occasione azzurra, con Berardi e Pellegrini: poca roba. Modestia assoluta.
Finisce 0-1, restiamo (giustamente) a casa.

Finisce nei modi peggiori la “luna di miele” della squadra di Roberto Mancini con i tifosi: otto mesi fa Campioni d’Europa e ora, incredibilmente, eliminati dalla corsa ai Mondiali in Qatar, in programma per la prima volta in autunno-inverno (finale prevista per il 18 dicembre).

Una vittoria con la Macedonia del Nord, giudicata scontata, avrebbe – se non altro – spalancato le porte della finale playoff contro il Portogallo, che oggi ha liquidato in scioltezza la Turchia per 3-1.
E, invece, niente.
Per la seconda volta di fila, i Mondiali, li guarderemo in tv.

Inspiegabile trovare il motivo di una simile involuzione tecnica e morale della Nazionale Italiana, che così brillantemente si era esibita alle partite di Euro2020, giocate l’estate scorsa, fino alla vittoria finale, ai rigori, a Wembley, di fronte ai padroni di casa inglesi.

Probabilmente è l’effetto “pancia piena”, o appagamento, che dir si voglia.
Sicuramente è colpa del livello mediocre del calcio italiano, dove peraltro gli italiani “convocabili” faticano sempre più spesso a trovare spazio. L’Europeo era stato un bellissimo fulmine a ciel sereno, ma che ha semplicemente nascosto gli enormi problemi, anche di natura organizzativa (troppi stranieri?) del nostro calcio.

Forse abbiamo vinto gli Europei “per caso”, come accadde ad altre Cenerentole del passato, come Danimarca (1992) e Grecia (2004). Siamo ridotti così?

Essendo i Mondiali in novembre e dicembre, almeno non dovremo rimpiangere – come, invece, fu nel 2018 in Russia – le belle grigliate e pizze in compagnia all’aperto, ma l’umore dei tifosi Azzurri – ce ne sono tanti, anche se “vittime” dei loro stessi club di tifo – stavolta finisce molto sotto il livello di guardia.
Passi per (S)ventura, ma ora anche Mancini…

Roberto Mancini, il “Golden Boy” del pallone e della panchina, quello che ci ha risollevati, quello che diceva “Andiamo in Qatar per vincere i Mondiali”.
E invece…
E invece, stavolta, risollevarsi (calcisticamente parlando) sarà molto dura.