Dunque, vi racconto questa.
166° viaggio in Flixbus.
Stop a Rivoli, autogrill quasi da terzo mondo, con cessi luridi che non vi dico, ormai a Torino.
Entro e – dopo 9 giorni in Francia, dove le mascherine non servono più, tranne sui mezzi pubblici – mi dimentico completamente di mettermi la mascherina (e dimenticarsene è bellissimo!), ma prima un cliente con la faccia da brufolo schiacciato e poi, più gentilmente, il barista, mi dicono che devo mettermi la mutanda sulla faccia, perché “da noi è ancora obbligatoria”.
Che paese di merda, mi viene da pensare. E ce ne sono pure molti di peggio, addirittura…
Dopo di me, in coda alla cassa, c’è un tizio pure lui senza mascherina, con l’aria incazzusa da mercenario di mezza età. Il tizio con la faccia da brufolo, a lui, però non ha detto niente.
“Anche tu senza mascherina? Da quando tempo manchi dall’Italia?”, gli chiedo.
“Da 20 anni”, risponde lui, con indefinibile accento del Meridione. “Stavo in Africa. E in Africa nessuno usa la mascherina”.
Arrivederci, grazie e raccontatelo a Speranza.