Un lusso vintage chiamato “Fuego”

Tra i collezionisti di auto d’epoca sta tornando prepotentemente di moda la Renault “Fuego”.
Ve la ricordate? Una coupè GT alla francese – da un 1.4 da 64 cavalli fino a un 1.6 turbo da 132 cavalli – super accessoriata di serie, spesso con la scritta “Turbo” in basso sulle portiere del conducente e del passeggero anteriore. Un primo passo verso la sportività Renault, mantenendo una linea parzialmente borghese e aggiungendovi un tocco di aggressività. Un po’ troppo popolare e, al tempo stesso, un po’ troppo cara. Una via di mezzo che non ebbe grande successo commerciale: prodotta in Francia solo per cinque anni (dal 1980 al 1985) e poi soltanto nello stabilimento argentino di Santa Isabel fino al 1992, la “Fuego” ha venduto appena 265.000 esemplari in tutto il mondo.

Ma se in patria e in Europa è stata sostanzialmente snobbata, negli Stati Uniti e in buona parte dell’America Latina, in particolare in Argentina, è sempre stata considerata una vettura di culto. E ora, ad oltre 30 anni dalla fine della sua produzione, il mondo dei collezionisti riscopre la “Fuego”. Grazie anche ad Arnaud Belloni, Direttore del marketing Renault, che l’ha fatta inserire in uno spot televisivo molto apprezzato sulla storia dei modelli della casa automobilistica francese. “La Fuego era la macchina più bella, era il mio sogno da bambino: avevo praticamente convinto papà a comprarla, poi la mamma disse che costava troppo…”, ricorda Belloni, sorridendo.
Ma ora quanto vale una “Fuego” in buone condizioni? Anche 10.000 euro, secondo le riviste di settore.
“Il prezzo non conta”, dice Belloni. “Chi ha la Fuego se la tiene stretta, parcheggiata in garage, vicino al cuore”.