Gianni Minà ha inventato un nuovo genere di giornalismo: non solo conoscere i fatti, ma conoscere da vicino i anche i personaggi, protagonisti di quegli stessi fatti.
E quindi, Fidel Castro, Diego Maradona, Pietro Mennea, Gabriel Garcia Marquez, Muhammed Alì, Robert de Niro e tanti tanti altri (come con Sandro Mazzola, in questa curiosa foto con Gianni Minaà che guarda altrove)…
Come faceva ad arrivarci? Inizialmente con la sua aria rassicurante, piccoletto, tarchiato e i baffoni: poi, stando dalla “loro parte”, sempre. Sposando in pieno i loro progetti, le loro idee. Forse persino qualcuna sbagliata o discutibile, ma con la forza della coerenza di un grande giornalista. Dotato di una famosa agendina, con tutti i numeri di telefono dei “suoi” personaggi. E a lui bastava alzare la cornetta…
Non è stato Gianni Minà, il mio mito di giornalismo, se mai ne ho avuti. Ma indubbiamente è stato un gigante della televisione, in ogni angolo del mondo e in ogni inquadratura del piccolo schermo. Speriamo che, dietro di sè, abbia lasciato qualche degno erede.