IL MONDO E’ GLOBALE O LOCALE?

Stavo pensando alle differenze esistenti, ormai poche in questo mondo globalizzato, tra popoli di diversi paesi. Senza andare troppo lontano – si potrebbe citare persino il caso degli svizzeri del Canton Ticino di lingua italiana, unico altro popolo di lingua italiana ufficiale – vorrei fare un paragone, che so, tra gli italiani e gli olandesi.
Conosciamo tutti gli stessi film americani, gli stessi cantanti internazionali, le stesse marche di abbigliamento, di scarpe, di telefonini, di tecnologia, le stesse catene di negozi, le stesse squadre di calcio, gli stessi Mc Donald’s, gli stessi social media, le stesse città che abbiamo visitato in Europa e nel mondo, lo stesso inglese masticato più o meno bene…
Cosa ci distingue? A parte la lingua (italiano e olandese), quello che è rimasto “locale”, prettamente cose “culturali” o della “nostra cultura popolare”: le canzoni e le filastrocche dell’infanzia, i Toto Cutugno che cantano “sono un italiano vero” o “sono un olandese vero”, i personaggi nazionali della tv (Pippo Baudo o Pippen van Bauden), i film della nostra vita (Fantozzi ce l’hanno in Olanda?), qualche piatto tipico della cultura gastronomica di ogni paese, il mare della Calabria o della Romagna invece che quello di Zandvoort, la Ferrari al posto di Verstappen, il tifo per il MilanInterJuve anzichè AjaxPSVFeyenoord, forse i capelli scuri anzichè biondi, noi il bidet e tutti gli altri no, forse un senso civico diverso, chissà…
Chiaro che se allarghiamo il discorso a Paesi più lontani e più diversi (Usa, Russia, Nigeria, Australia e mille altri ancora), qualche differenza aumenta, ma non troppo
Ma a me sembra che il mondo sia sempre più globale (è necessariamente un male?), con qualche sprazzo di locale, sempre meno, ma da gustare e da godere fino in fondo…