Tra i collezionisti di auto d’epoca sta tornando prepotentemente di moda la Renault “Fuego”.
Ve la ricordate? Una coupè GT alla francese – da un 1.4 da 64 cavalli fino a un 1.6 turbo da 132 cavalli – super accessoriata di serie, spesso con la scritta “Turbo” in basso sulle portiere del conducente e del passeggero anteriore. Un primo passo verso la sportività Renault, mantenendo una linea parzialmente borghese e aggiungendovi un tocco di aggressività. Un po’ troppo popolare e, al tempo stesso, un po’ troppo cara. Una via di mezzo che non ebbe grande successo commerciale: prodotta in Francia solo per cinque anni (dal 1980 al 1985) e poi soltanto nello stabilimento argentino di Santa Isabel fino al 1992, la “Fuego” ha venduto appena 265.000 esemplari in tutto il mondo.
“Quando le stelle vengono meno”
Stamattina all’alba, ho finito di leggere “Quando le stelle vengono meno”, il nuovo bellissimo romanzo di Antonella Frontani, ambientato e “vissuto” in un elegante palazzo di Torino, in riva al Po, attorno al quale si consuma la vita di famiglie, coppie e single alla ricerca della felicità…e delle stelle.
Un mondo che sembra dorato, ma che è sull’orlo del precipizio.
Una famiglia che sembra perfetta, ma che invece è ormai allo sfascio.
Una vita piena di prospettive, ma che finisce per colpa di una fatale distrazione.
L’incomunicabilità tra adulti e adolescenti, tra innamorati, tra genitori e figli.
Ma, dietro l’angolo, spunta la possibilità di riscatto, finalmente una speranza: ma, forse, per riconoscerla, bisogna essere dei super eroi…
Come i precedenti di Antonella Frontani, è un romanzo emozionante, triste, riflessivo. Non stupitevi se vi scenderanno i lacrimoni…
“Nel nostro cielo un Rombo di Tuono”: un docu-film su Gigi Riva
Grande sorpresa al Teatro Massimo di Cagliari: per la “prima” del film a lui dedicato, in sala, un po’ “nascosto” tra il pubblico, era presente proprio Gigi Riva, che lunedì 7 novembre ha compiuto 78 anni.
Il grande attaccante, recordman di gol in azzurro (35 reti), non partecipava ad un evento pubblico da anni. Stavolta ha assistito alla proiezione di “Nel nostro cielo un Rombo di Tuono” – con riferimento al celebre soprannome coniato da Gianni Brera -, del regista Riccardo Milani (“L’ho inseguito per vent’anni”, ha detto il regista) insieme ai figli Nicola e Mauro.
Il documentario racconta la parabola sportiva e umana di Luigi Riva da Leggiuno (Milano), Campione d’Italia con il Cagliari nel 1970, protagonista del celeberrimo Italia-Germania 4-3 a Città del Messico, un lombardo diventato sardo a tutti gli effetti, amato dai sardi e dalla Sardegna, regione dove è rimasto a vivere alla fine della carriera. Un legame indissolubile, che si “sente” vividamente tra le pieghe della storia molto accurata del docu-film, caratterizzata anche dalle testimonianze di tanti compagni di squadra di “Giggirriva”.
Ovviamente, alla fine della “prima”, il pubblico ha riservato al film e a “Rombo di Tuono” una autentica standing ovation. Meritatissima.
Ciao, Sebastiano.
L’età d’oro del Rally!
Con un pizzico di nostalgia, il mondo del motorsport si rispecchia nella mostra “The Golden Age of Rally”, aperta al Museo dell’Automobile (MAUTO) di Torino, fino al 2 maggio 2023.
19 vetture da corsa in esposizione, protagoniste di sfide diventate leggenda, che raccontano le gesta di piloti e scuderie, dalla metà degli anni ’60 ai primi anni ’90.
E uno dei più grandi piloti di rally è stato “Miki” Biasion, due volte iridato (1988-1989), con l’inseparabile navigatore Tiziano Siviero e la loro Lancia Delta.
“Io, che ho corso e vedo queste macchine, ho la pelle d’oca! Devo dire che anche i non appassionati di rally possono vedere una storia epica, possono vedere veicoli meccanici, possono ascoltare storie e vedere filmati che mostrano quanto sia bello il rapporto uomo-macchina”.
18 dei 19 esemplari esposti provengono da una delle collezioni più importanti al mondo, quella della “Fondazione Gino Macaluso per l’Auto Storica”.
Fiore all’occhiello della mostra è la rarissima Fiat X1/9 Abarth Prototipo del 1974, di cui si hanno solo 5 esemplari: e questo è l’originale con cui il pilota Clay Regazzoni, con Gino Macaluso, il navigatore (grande personaggio del mondo dei motori), gareggiò al Giro Automobilistico d’Italia.
E poi tante Lancia, molte con la livrea Martini Racing, a cominciare dalla mitica Stratos, vettura spartiacque nella storia dei rally.
Ma si può anche sbirciare l’Audi Quattro del 1981, guidata da una delle poche donne che gareggiavano nei rally all’epoca, la francese Michéle Mouton.
In totale, in mostra ci sono: 6 Lancia, 4 Fiat, 2 Ford, 1 Mini, 1 Porsche, 1 Audi, 1 Alpine, 1 Renault, 1 Peugeot e 1 Toyota.
“Questa mostra è la naturale evoluzione dell’attività che la Fondazione Gino Macaluso per l’Auto Storica svolge da anni per far conoscere la cultura di questo mondo dei rally, così importante, che abbiamo voluto definire l’Età d’Oro dei Rally”, spiega Monica Mailander Macaluso, presidente della Fondazione.
Chissà se tornerà l’età d’oro dei rally…
Quella di Torino, intanto, è – per usare un termine rallystico – la prima “prova speciale” della mostra, prossimamente destinata ad altri musei d’Europa.
Che bei mondiali…
Che bei mondiali…
Cuba: “Vamos bien”? Mica tanto
“L’imprevedibile mare di Milano”
Ho finito di leggere un altro bellissimo romanzo di Enrico Brizzi, scrittore bolognese famoso per “Jack Frusciante”, e appassionato di camminate e sentieri. Stavolta ci racconta l’imprevedibile viaggio a piedi, dal centro di Milano fino al mare in Liguria, di sette persone (più la guida) completamente diverse tra loro, che dopo questo percorso “dell’anima” – tra avventure, disavventure, amori, litigi, sbronze, acquazzoni e vesciche – non saranno più le stesse…