Con una foto un po’ meno tradizionale del solito – scattata a Valloria (Imperia), il paese delle porte dipinte – io e Anto vi auguriamo buon Ferragosto!!!!!!!
Pseudo-intellettuale…..
Ho fatto una breve vacanza in Liguria: forse ero l’unico emiliano-romagnolo su tutta la costiera ligura. Ammetto che preferisco le spiagge larghe della Romagna, ma nella sua “strettezza” così elegante, la Liguria ha indubbiamente il suo fascino. In particolare, se si capita in posti bellissimi come il borgo di Cervo, uno dei meglio conservati borghi medievali d’Italia. E’ da qui, dal “balcone” davanti alla chiesa, che mi sono fatto scattare – da una simpatica coppia di turisti francesi – questa bella foto da pseudo-intellettuale che legge un libro davanti al mare….resterà uno splendido ricordo.
60 anni fa…
60 anni fa, il disastro di Marcinelle, in Belgio. Un incendio, in miniera, spezza la vita a 262 persone, 136 dei quali (la meta’) erano lavoratori italiani emigrati. Cercavano solo un lavoro, seppur massacrante, per mantenere la loro famiglia. Probabilmente, a differenza di alcuni immigrati di oggi, non si aspettavano vitto, alloggio, tv satellitare e wi-fi….
Mi piace anche giocare….
Qualcuno, devo dire in via amichevole, mi ha “accusato” di aver dato una svolta un po’ troppo seriosa a questo mio blog sul sito www.cristianotassinari.com. Forse è vero, ma con i tempi che corrono non è facile mantenere un profilo spensierato. Oggi, però, vi stupisco con effetti speciali: confesso che mi piace anche giocare…come dimostra questa mia foto da nuovo bomber con la nuova maglia del Modena…simpatico, vero?
VI SIETE DIMENTICATI LA LIBERTA’ DI STAMPA?
Le purghe di Erdogan nel dopo-golpe fallito in Turchia sono sempre più preoccupanti e inquietanti, e avvengono nel più completo silenzio di presunti avversari e presunti amici. Oltre a militari, politici, professori universitari, semplici dipendenti pubblici, le epurazioni e, peggio, gli arresti riguardano anche i giornalisti: sono ben 47 quelli arrestati (le foto qui sotto sono terribili: altro che giornalisti, sembrano trattati da terroristi!) e portati nelle patrie galera della Mezzaluna. Con quale imputazione? La stessa di sempre: scrivere male, e pensare peggio, del Sultano Erdogan. Lesa Maestà. E nessuno interviene, nemmeno la corte europea dei diritti dell’uomo (peraltro molto ridotti, in un paese che ha sospeso, a proprio piacimento, la convenzione sui diritti umani). Ma ce la siamo dimenticati la libertà di stampa? E, soprattutto, cosa provoca il soffocamento della libertà di stampa? Meglio intervenire, prima che la situazione diventi irrecuperabile e l’aria di Istanbul irrespirabile.
Quando i privilegiati danno ancora più fastidio….
La pubblicazione degli stipendi dei direttori Rai, pur nel segno di una apprezzabile trasparenza, non fa che aumentare il fastidio di certi privilegiati, pagati con i soldi pubblici, con i nostri soldi. Tenuto conto che uno stipendio da 300mila euro all’anno equivale a 25mila euro al mese, fate un po’ voi i conti, con i necessari paragoni con le nostre buste paga (se abbiamo la fortuna di avercela…). Io non faccio altro che ripubblicare questi dati sconcertanti, ben conscio che non dev’essere il professionista ad auto-abbassarsi il compenso, ma dev’essere il sistema stesso a prevedere un tetto per i salari dei manager pubblici. Cosa che, peraltro, dovrebbe già esistere. Ma, come spesso capita, fatta la legge…fatto l’inganno.
“Avete il dovere di difenderci…”.
di Luca Colantoni
“Tutti preoccupati dalla matrice dell’attentato di Monaco. Molti anche sollevati dal fatto che non siano islamici quelli che hanno sparato, ma un killer tedesco. Ma quando lo capirete che la matrice non c’entra assolutamente nulla? L’Is adesso sta facendo del terrorismo psicologico, fa leva sull’emulazione delle loro gesta e lo dimostrano i messaggi in Rete dei supporters dell’Isis che “applaudono” a queste stragi. La matrice non importa più. Anzi, così è anche peggio perché in qualche maniera lo Stato Islamico ha smosso i neuroni di tutti i depressi, repressi, arrabbiati con il mondo intero, gente in cura, psicopatici vari ed eventuali e spera che questi, ovunque essi siano nel mondo, prendano una pistola, un coltello, un camion, e uccidano qualcuno. E’ ora di difenderci seriamente spendendo dei soldi, e tanti, per alzare il livello di guardia, ma bisogna farlo senza ricorrere a inutili battaglie politiche, inutili discussioni dei partiti del “sì, però”, senza pensare all’integrazione, alla religione, a fare un torto a qualcuno, non è quello il problema vero, ma quello già descritto poco fa. Basta parlare, serve agire e a chiederlo sono quelle donne, quegli uomini e quei bambini innocenti che, ormai con maledetta regolarità, restano morti sull’asfalto… siamo in guerra, volete capirlo? Avete il dovere di difenderci…!!!!”
Vogliamo una Turchia democratica
Comunque la pensiate, dopo il fallito colpo di stato a Istanbul e Ankara, noi vogliamo una Turchia democratica. Con o senza Erdogan. Anche se, probabilmente, sarebbe meglio senza Erdogan. Ma il popolo turco – lo stesso che lo ha contestato pesantemente in piazza Taksim – è sceso in strada per appoggiare il suo presidente, democraticamente eletto. La parole “golpe militare” non piace a nessuno di questi tempi e la paura di stare peggio di prima ha avuto il sopravvento. E ora aspettiamoci la dura repressione, già cominciata, da parte di Erdogan. Riprendendo il concetto iniziale, comunque la pensiate, noi voglia una Turchia democratica. Solo allora potrà entrare in Europa.
E adesso cosa facciamo?
Non ho avuto nemmeno il tempo di scrivere qualcosa sulla terribile disgrazia dei due treni che si sono scontrati su quel maledetto binario unico in provincia di Bari (Dio, dove sei?), che incombe subito una notizia anche più terribile: l’ennesima strage di matrice terroristica islamica, la sera del 14 luglio, sul lungomare di Nizza. Un camion guidato dall’autista-assassino, l’ennesimo Mohamed dei nostri giorni malati, lanciato a folle velocità contro la folle di turisti, poi raffiche di mitra, un attentato mirato, organizzato con struttura militare, pianificato nei minimi dettagli, in una data simbolica – Festa Nazionale in Francia -, distruggendo 84 vite incolpevoli e innocenti (tanti bambini), senza badare a nazionalità e religione. Una follia omicida che ci portando verso il baratro della rassegnazione. E l’immobilismo dei Grandi della Terra è altrettanto terribile. Ma poi ci domandiamo: come facciamo, in concreto, a fermare questi bastardi? Più li bombardi (poco, a dire il vero, e pure con un certo inspiegabile ritegno) e poi loro fanno attentati. Fino a quando? Fino a quando reggeremo questa sfida che, se non cambia tutto, ci vedrà sicuramente soccombere? E adesso cosa facciamo? Ci chiudiamo in casa e non andiamo più da nessuna parte per paura dei terroristi? E’ così che la vediamo la nostra vita? O, peggio, arriveranno anche nelle nostre città, anche nei nostri paesi, i tagliagole con le loro camionette della morte? Se non vogliamo ridurci cosi, è ora di darci una mossa. Una volta per tutte.